Si chiama Wine Mosaic ed è un progetto enologico pensato per la salvaguardia e la promozione delle varietà autoctone del Mediterraneo. A realizzarlo, un gruppo di professionisti del settore capitanato da Jean-Luc Etievent, importatore di vino della Med&Co, e Arnaud Daphy, proprietario della società di wine marketing Triptiq, che si riuniranno in un Symposium a Porto il 6-7 luglio per presentare l’iniziativa a livello internazionale.
NEL SEGNO DELLA VINO-DIVERSITÀ - Al centro del loro impegno c’è la causa della “vino-diversità”. L’80 per cento del vino che arriva sulle nostre tavole è prodotto a partire dalle uve di soli 20 vitigni, benché nel mondo se ne contino oltre 1.400 (il dato è confermato dalla recente pubblicazione Wine Grapes, l’enciclopedia curata dalla Master of Wine Jancis Robinson, che sarà tra i protagonisti della biennale VinoVip Cortina). C’è dunque una ricchezza varietale completamente sommersa – con grave danno degli estimatori di tutte le nazioni – che Wine Mosaic si propone di diffondere.
CREARE UN NETWORK DI PROFESSIONISTI - «Il nostro obiettivo è quello di porre l’attenzione in particolare sulle tipologie tipiche dell’area del Mediterraneo, sviluppando misure che ne facilitino la diffusione e la conservazione, e scongiurando il pericolo dell’estinzione che oggi attanaglia molte microproduzioni locali», spiega Daphy. «La campagna sta cercando di coinvolgere un network di viticoltori, produttori, enologi, ricercatori, giornalisti, distributori e sommelier, per aiutarli a trovare gli strumenti e l’assistenza necessari a vendere e distribuire le etichette prodotte a partire da uve tradizionali».
SOSTEGNI E PROSSIMI APPUNTAMENTI -Wine Mosaic ha l’appoggio dell’Organisation Internazionale de la Vigne et du Vin e la sponsorizzazione da parte della fiera Vinisud, che si terrà dal 24 al 26 febbraio 2014 a Montpellier. Tra le prossime attività, è prevista anche la presenza alla European Wine Blogger’s Conference a Roja in Spagna, dal 25 al 27 ottobre 2013.