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Wine Christmas. I vini dolci per Natale

24 Dicembre 2015 Civiltà del bere
Meno uno: siamo alla vigilia! Ed è solo l'inizio di una lunga serie di brindisi. Se siete stati bravi, accorti, solerti, avete già tutto pronto e ben stipato in casa: regali, ricette, piatti e soprattutto bottiglie. Ma il tempo stringe, e se invece (come noi) vi siete ridotti all'ultimo... ecco la lista che fa per voi. Una selezione di vini dolci perfetti per Natale! A parte i rossi passiti, che fanno categoria a sé (di cui abbiamo già parlato), ecco i nostri consigli, già "testati" a Re Panettone 2015. Da nord a sud Italia, tra passiti, vendemmie tardive ed eleganti Moscati...

Eleganza e intensità ad alta quota

Ninive, vino da uve stramature di Ermes Pavese è un vero eiswein 100% Priè blanc. I grappoli sono vendemmiati a mano a Morgex, a 900-1.200 metri di altitudine, nella prima decade di dicembre con temperature tra -8 e -10 °C. Pressate le uve ghiacciate, il mosto fermenta e matura in acciaio inox. Va in bottiglia l'anno successivo, dove affina altri 4 mesi. I profumi di erbe aromatiche di montagna, mandorle e frutta secca si accompagnano a un palato morbido e persistente, con intriganti sentori di agrumi canditi e spezie dolci. Perfetto con paté di foie gras.

Fine e floreale nettare d'oro

Fletry au vent, vino da uve stramature di Grosjean Frères va assaggiato finché ce n'è, perché sta andando fuori produzione. Vale davvero la pena: prodotto nella vigna Creton del comune valdostano di Quart, su terreni sabbiosi in forte pendenza (oltre il 70%), le uve di Moscato bianco, Petite Arvine e Traminer aromatico (rispettivamente 50%, 30% e 20%) appassiscono per 2 mesi, poi pressate e fermentate in piccole botti di legno; l'affinamento è sur lies in barrique per 15 mesi. Ottimo vino da meditazione, dalle fini note floreali, da abbinare a frolle e pasticcini.

Un bouquet che fa sognare

Nivole, Moscato d'Asti Docg 2015 di Michele Chiarlo è un grande classico piemontese. La vendemmia in alta collina, tra i comuni di Canelli e Calamandrana su suolo calcareo, avviene nella prima decade di settembre. Dopo la pressatura soffice, il mosto resta in vasche a 0 °C, temperatura elevata a 18 °C all'imbottigliamento per favorire la fermentazione, poi nuovamente refrigerato e filtrato. Affascinante per i profumi delicati di salvia e sottobosco, mai stucchevole, perfetto per qualunque dessert.

Delicata Malvasia istriana

La Malvasia Friuli Venezia Giulia Igt 2014 di Pighin si distingue per le note olfattive avvolgenti, determinate anche dai suoli del Collio - di roccia marnosa ed elementi minerali molto friabili - dove sorge il vigneto. Le uve sono vendemmiate in epoca tardiva, selezionate e appassite per 20 giorni. Il mosto fermenta e affina in acciaio, poi stabilizzato in celle frigo fino all'imbottigliamento. Il bouquet intenso e persistente ha sentori di crema, pesca gialla e miele. Da abbinare anche al gorgonzola.

Raro e pregiato dolce veneto

Il Torcolato di Breganze Doc 2013 di Maculan deve la sua particolarità alle colline vulcaniche dove nasce l'autoctona Vespaiola. Le uve scelte appassiscono fino a gennaio; una volta vinificate, affinano per 18 mesi in barrique di rovere francese (di cui un terzo nuove) e poi in bottiglia per altri 6 mesi. Al naso le note avvolgenti di miele, vaniglia e fiori si accompagnano al gusto pieno, di buon corpo ed eccellente equilibrio. A tavola sposa pasticceria secca, panettone e formaggi di lunga stagionatura.

Moscato in purezza dai sentori di miele

Dindarello, Moscato Veneto Igt 2014 di Maculan si distingue per freschezza e intensità. La vinificazione è tradizionale, con appassimento delle uve Moscato, e un breve affinamento in bottiglia di 1 mese. Il profumo è pervasivo, di miele ed uva moscata, fiori bianchi, e il sapore dolce e freschissimo, equilibrato, fragrante. Un vino di carattere, da accompagnare alle crostate di frutta.

Espressione dell'Albana più passionale

Innamorato, Albana di Romagna Passito Docg 2009 di Poderi Morini nasce dal vigneto di Albana del Podere Canovaccio, a Sabbioni Forlì, su terreno argilloso. Le uve appassite, vinificate in acciaio, maturano 12 mesi in barrique e altrettanto in bottiglia. Un nettare giallo oro, con note di pesca e albicocca candite che tornano al palato, di buona persistenza. Compagno ideale? Il formaggio di fossa con miele di castagno.

Il classico Vin Santo nella sua veste più aulica

Il Vin Santo del Chianti Classico Doc 2005 di Fèlsina è il rappresentante eccellente di una grande tradizione. Prodotto a sud-est di Siena, nel comune di Castelnuovo Berardenga, con selezione manuale delle uve di Trebbiano, Malvasia e Sangiovese e appassimento naturale sui graticci fino a dicembre-gennaio. Dopo la pigiatura, il mosto è sigillato in caratelli di rovere da 100 litri con la "madre" (denso residuo di vino di annate precedenti), dove trascorre 7 anni; affina almeno 6 mesi in bottiglia. All'assaggio, sentori di pesca, frutta tropicale e passita sposano un palato consistente e di grande eleganza. Frolle e biscotti sono l'abbinamento più tradizionale.

Il volto dolce e pugliese della famiglia Antinori

Kalòro, Moscato di Trani Doc 2011 di Tormaresca reinterpreta la grande aromaticità del passito pugliese. Un'annata abbastanza piovosa fino a luglio, poi calda e secca, ha comportato un'ottima maturazione fenolica delle uve, raccolte ad inizio settembre e poi appassite al sole per 12 giorni. Seguono vinificazione e affinamento per 8 mesi in acciaio. Aromi di mela cotogna, albicocca, fichi si accompagnano a spezie, agrumi canditi, vaniglia, in un equilibrio persistente fra olfatto e gusto. Da provare con la piccola pasticceria.

Vino dolce emblema di Puglia

Dulcis in Fundo, Moscato di Trani Doc 2014 di Torrevento è la miglior conclusione dopo un lauto pasto. Vendemmiato nella terza decade di settembre, dopo un leggero appassimento in pianta, dopo la pressatura soffice delle uve si vinifica e affina in acciaio per 8 mesi. Il bouquet intenso e caratteristico, con note di frutta esotica, esalta la morbidezza del vino, pieno al palato. Ideale compagno di dolci lievitati, a base di mandorle, o da assaporare come vino da meditazione.

Dalle viti ad alberello patrimonio Unesco

Kabir, Moscato di Pantelleria Dop 2014 di Donnafugata si caratterizza per la carica aromatica fine ed elegante. Nasce nei vigneti panteschi di Zibibbo, allevato ad alberello, su suoli sabbiosi di origine lavica. L'annata abbastanza calda ma regolare, con buone escursioni termiche, determina l'aromaticità di questo nettare, che vinifica e affina in acciaio per alcuni mesi. Note fruttate di agrumi, melone bianco, zagara, rosa bianca ed erbe aromatiche, si accompagnano a un palato pulito e delicato. Abbinamento insolito? Bottarga e grandi pesci affumicati.

L'estremo Sud profuma di miele e canditi

Sultana, Moscato di Noto Passito Doc 2011 di Feudo Maccari è un dolce che ammalia, ispirato al barocco di Noto. Da viti ad alberello di Moscato su terreno calcareo, vinifica in assenza di bucce e matura in acciaio. Colori e profumi sono quelli dorati del Mediterraneo, con sentori voluttuosi di datteri, uva sultanina, scorza d'agrume candita. Ricco ma armonioso in bocca, dove la complessità non abbandona la dolcezza. Perfetto con i classici dolci siciliani.

Spezie e frutta con vista sul Mediterraneo

Nes, Passito di Pantelleria Dop 2013 di Pellegrino è il re dell'isola del vento, figlio di un clima mediterraneo dall'inverno mite, con precipitazioni limitate e molto ventoso. La vendemmia delle uve Zibibbo è manuale e tradizionale. Dopo la pressatura soffice e la fermentazione a temperatura controllata, durante la quale viene aggiunta uva passa, il vino affina in vasca inox e poi in bottiglia. Giallo dorato, con riflessi d'ambra, ha un profumo intenso e persistente di fichi secchi, albicocche disidratate, e un gusto armonico, di grande morbidezza. Per sperimentare, provatelo con formaggi piccanti a pasta dura.

Da sorseggiare immaginando un viaggio

Diamante, Passito Terre Siciliane Igp 2013 di Tasca d'Almerita è la bottiglia con cui il Conte Giuseppe Tasca d'Almerita festeggia i sessant'anni di matrimonio nel 1994. Blend raffinato di Traminer aromatico (53%) e Moscato (47%) dalla tenuta palermitana di Regaleali, le uve appassite su graticci fermentano e affinano in vasche d'acciaio per 6 mesi, e in bottiglia per 4 mesi. Gli aromi di arancia candita, fiori bianchi, rosa e miele di zagara ne fanno un vino elegante, di ottimo equilibrio e persistenza. Da abbinare alla piccola pasticceria.

La dolcezza degli aromi mediterranei

Angialis, Isola dei Nuraghi Igt 2012 di Argiolas richiama la grande complessità aromatica dell'isola. Le uve Nasco - con piccole percentuali di Malvasia di Cagliari - provengono dalla tenuta Siurgus, a 230 metri circa di altitudine, e vengono vendemmiate manualmente a perfetta surmaturazione. Dopo la pressatura soffice e una lenta fermentazione a 22-25 °C in tini d'acciaio, il vino matura in barrique. Gli aromi primari sono molto intensi, tipicamente mediterranei, e il gusto rotondo, amabile, connotato da lieve sapidità. Ottimo con i formaggi a media stagionatura.

Miele di Sardegna

Latinia, Vino da uve stramature 2009 di Cantina Santadi racconta tutta la dolcezza delle uve Nasco, di cui sono espressione in purezza. Le viti ad alberello e controspalliera sorgono su terreno prevalentemente sciolto e sabbioso. Dopo la vendemmia tardiva in vari passaggi, con appassimento sulla pianta, il vino fermenta in acciaio su lieviti selezionati in loco, e affina in barrique di terzo e quarto passaggio di Troncais e Allier.

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