Forte personalità e carattere scontroso che, con il passare del tempo, si ammorbidisce riservando sorprese inaspettate: vi stiamo parlando del Sagrantino, vitigno che merita attenzione e comprensione a partire dalle sue origini. Per questo motivo, un viaggio al centro della terra che lo produce è indispensabile per chiunque abbia intenzione di capire questo vino ancora poco conosciuto fuori dai confini regionali umbri.
Sagrantino dolce e secco
Ci troviamo nel cuore d'Italia: a Montefalco. Proprio qui, insieme a parte dei comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria e Gualdo Cattaneo viene prodotto il Sagrantino. Nato come passito da consumare durante le feste religiose, oggi la produzione del vino dolce è rimasta una nicchia di alta qualità, mentre grazie all'intuizione e alla caparbietà di alcuni produttori della zona e all'importante lavoro del Consorzio Tutela Vini Montefalco, il Sagrantino nella tipologia secco si è ritagliato un posto tra i grandi vini italiani prodotti da vitigni autoctoni.
L'innovazione che segue la tradizione
La trasformazione da dolce a secco avvenne quando alcuni viticoltori illuminati e lungimiranti decisero di rendere più moderno e fruibile il Sagrantino senza, però, dimenticare la tradizione di questo territorio. L'intuizione vincente di Arnaldo Caprai, già imprenditore del tessile, è stata proprio quella di recuperare questa tradizione in chiave moderna. Nel 1971 Arnaldo Caprai acquista i primi 45 ettari a Montefalco e dal 1988 la conduzione aziendale passa nelle mani del figlio Marco, che da allora lavora costantemente all'insegna dell'innovazione passando attraverso una sperimentazione continua, sia in campo agronomico sia enologico. Il Sagrantino 25 Anni, prodotto per celebrare il primo quarto di secolo dell'azienda è la dimostrazione del nuovo vino. Visitare Caprai è come entrare a far parte di una storia: professionisti e curiosi sono accolti in cantina per fare luce sulla storia e sul futuro dei vini di questo territorio.
Relax umbro tra vigne e ulivi
Il percorso di ricerca e sperimentazione caratterizza anche Antonelli San Marco che con i suoi 170 ettari in un corpus unico, si trova al centro della zona Docg Montefalco. I vini dell'azienda si distinguono per il connubio di potenza ed eleganza e anche per originalità. L'etichetta Contrario, per esempio, è un Sagrantino in purezza che invece di essere domato dall'uso del legno, viene lavorato interamente in acciaio per esaltarne le peculiarità aromatiche più fresche e renderlo godibile sin dai primi anni. Alle porte di Montefalco, all’interno dell’azienda vitivinicola si trova anche l'agriturismo: il Casale Satriano è immerso nel verde delle piante d'ulivo e dei vigneti, ma adatto per chi vuole raggiungere in poco tempo i borghi più suggestivi dell'Umbria.
Natura e turismo da Romanelli
Vino e olio prodotti secondo il massimo rispetto dell'ambiente si trovano anche in casa Romanelli. L'Olio extra vergine d'oliva estratto a freddo è equilibrato e ricco di sostanze antiossidanti e i vini sono fedelmente legati al territorio; tra questi il Rosso di Montefalco ottenuto principalmente da uve Sangiovese e Sagrantino è meno strutturato e adatto a essere consumato anche giovane. Nel rispetto della natura e per accogliere i turisti più curiosi, l'azienda ha creato due progetti: Romanelli Natura e Romanelli Turismo. Il primo ha l'intento di sviluppare l'ecosostenibilità agricola tramite la biodiversità: ad esempio attraverso l’installazione di nidi artificiali nelle vigne. Il secondo è un progetto eno-turistico collegato all’attività agricola e produttiva tramite escursioni nel bosco, visite guidate e didattiche per adulti e bambini, birdwatching e degustazioni dei prodotti Romanelli.
Il Carapace: scultura e vino a Bevagna
Anche la famiglia Lunelli dalle bollicine Ferrari del Trentodoc nel 2001 ha deciso di investire sul territorio del Sagrantino. Lo ha fatto, però, realizzando una vera e propria opera d'arte. Il Carapace è la cantina progettata da Arnaldo Pomodoro, prima scultura al mondo nella quale si vive e si lavora. Tenuta Castelbuono è, dunque, identificata da un enorme guscio di tartaruga appoggiato sulle colline di Bevagna e inciso da crepe che riproducono i solchi della terra. Inaugurato nel giugno 2012, il Carapace ha richiesto 6 anni di lavori per la realizzazione e dà oggi il nome al Montefalco Sagrantino Docg qui prodotto e ottenuto da uve Sagrantino provenienti dai migliori vigneti della Tenuta. Visitare la cantina è dunque un'esperienza sensoriale completa: nel periodo estivo l'azienda è aperta tutti i giorni, ma la prenotazione è obbligatoria.
Tradizionalisti
Una delle figura di riferimento della storia del Sagrantino fu il Cavaliere Milziade Antano che negli anni Sessanta fondò Fattoria Colleallodole, azienda a conduzione familiare oggi guidata da Francesco Antano, fedele agli insegnamenti del padre. Colleallodole, il cui nome è ispirato alla migrazione delle allodole che nel mese di ottobre attraversano queste colline, è il cru dell'azienda. Qui sono coltivati i vigneti più antichi della denominazione e da cui provengono le uve che subiranno in cantina processi lunghi e naturali: questa è la filosofia Fattoria Colleallodole, che produce vini legati alla tradizione e dalla qualità indiscussa come il Montefalco Sagrantino Colleallodole.
E modernisti
Moderna e giovane è, invece, Le Cimate. Nata nel 2011, questa cantina si è già guadagnata il rispetto di critici e consumatori con prodotti dinamici, riconoscibili e dal forte carattere. Da segnalare, oltre al Montefalco Sagnantino 2010, che si è aggiudicato il primo posto tra 29 vini della stessa tipologia in una degustazione alla cieca organizzata dagli assaggiatori di Civiltà del bere, anche il fresco e setoso Trebbiano Spoletino. La cantina si può visitare su appuntamento.
Dove mangiare durante il tuo weekend a Montefalco
- Coccorone, a Montefalco. Antico nome di Montefalco, questo ristorante è un omaggio alla cucina tradizionale umbra: dai salumi, alla pasta fatta in casa e le ricche zuppe, fino alla carne, tutto è di ottima qualità, compresa l'accoglienza.
- Locanda del Teatro (347.78.82.235), a Montefalco. Elegante ristorante che si affaccia sulla piazza principale del paese. I piatti della tradizione sono serviti con un tocco di creatività e classe in più.
- Serpillo, vicino a Bevagna. Abbondanza e qualità insieme, oltre a un ottimo rapporto qualità prezzo. Il tutto tra le antiche mura del vecchio mulino di Torre del Colle, a pochi chilometri da Bevagna.