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Viticoltura di precisione: dal dire al fare

7 Novembre 2018 Anita Franzon
"Coniugare tradizione e innovazione" e "sostenibilità" sono troppo spesso slogan ripetuti a pappagallo da molti di coloro che frequentano l'ambiente della produzione del vino. Tanto che raramente ci si sofferma sul vero senso dell'unione tra quello che hanno tramandato le passate generazioni e l'introduzione di nuovi sistemi di viticoltura conciliabili con le risorse limitate del nostro ambiente, dunque sostenibili.
Con il convegno intitolato "Agricoltura di precisione: dal dire al fare", tenuto lo scorso 31 ottobre a Montepulciano, Tenute del Cerro, espressione agricola del Gruppo Unipol, ha presentato un progetto tecnologico all’avanguardia con l'obiettivo di rendere tangibili i buoni propositi di sostenibilità e di innovazione in campo agricolo.    

I protagonisti del convegno e del progetto

«Chi investe su progetti innovativi per la sostenibilità investe sul futuro. Da qui passa la strategia competitiva del progetto», ha affermato il presidente di Tenute del Cerro Vincenzo Tassinari. Ha poi introdotto il parterre di relatori composto dal Direttore Generale delle Tenute, Antonio Donato, Marco Vieri (professore dell'Università di Firenze), Marco Antoni (amministratore delegato Copernico srl, centro servizi di consulenza e progettazione anche nell'ambito di high tech farming), Riccardo Cotarella (presidente dell’associazione mondiale degli enologi), Filippo Della Casa (Leithà, società del gruppo Unipol rivolta alla sperimentazione di nuove tecnologie), Giovanni Luppi ed Eros Gualandi (LegaCoop Agroalimentare) e Secondo Scanavino (Presidente della Cia, Confederazione Italiana Agricoltori).

Cos'è l'agricoltura di precisione?

Per agricoltura di precisione si intende un sistema avanzato di gestione agronomica attraverso l'ottimizzazione di risultati del processo produttivo in termini economici e ambientali. È dunque importante che alla base del piano di lavori presentato alla Fattoria del Cerro, che parte dallo sviluppo del progetto Oenosmart, ci siano diversi soggetti con differenti competenze nell'ambito dell'innovazione in agricoltura.

Il progetto Oenosmart

«Il progetto Oenosmart», spiega Marco Antoni, Ad Copernico, «ha lo scopo di creare una piattaforma multiservizi che raccogliendo i dati di ogni singola azienda, per esempio i dati meteo e i dati pedologici e sulla vegetazione per ogni appezzamento, li restituisce a tutto il sistema territoriale creando una banca dati con l'obiettivo di prevedere ciò che serve, dove serve e nel momento in cui serve. In questo modo è possibile aumentare la qualità delle produzioni, diminuendone i costi e rispettando gli areali da cui provengono». È questa, in termini concreti, la più efficace e proficua applicazione dell'agricoltura di precisione orientata alla sostenibilità.

Una nuova filosofia

Tenute del Cerro, per esempio, sta rinnovando le due Cantine principali di Montepulciano e Montalcino per dare più concretezza al tema della sostenibilità e rendere più scientifico l'approccio in campagna tramite la tecnologia. «L’evoluzione che apporterà una rivoluzione in campo è quella di mettere a sistema i dati raccolti, ovvero rendere intelligibili e fruibili la conoscenza e la disponibilità che già abbiamo», ha sottolineato il direttore generale di Tenute del Cerro Antonio Donato. Il senso dell'agricoltura di precisione non sarà, dunque, solamente l’inserimento di nuove tecnologie e sensoristiche, ma sarà soprattutto una nuova filosofia alla base dell’approccio al sistema territoriale nel quale operano le aziende.

L'importanza della digitalizzazione e dei servizi territoriali

Marco Vieri dell'Università di Firenze afferma che ci troviamo all'inizio di un nuovo paradigma. In cento anni lo scenario delle produzioni è cambiato radicalmente. «Oggi però viviamo in un universo caotico di proposte tecnologiche. Per questo», sottolinea il professore, «dobbiamo fare ordine. Bisogna mettere a sistema la conoscenza che abbiamo tramite la digitalizzazione e servizi a base territoriale. Dovrà nascere una rete di imprese che fornisce innovazione per renderla accessibile anche alle più piccole aziende, che in Italia sono la maggioranza». Il processo di digitalizzazione (il digitale è il linguaggio che permette di comunicare con le macchine) permette così alle aziende di valutare le reazioni in modo da poter migliorare i processi decisionali e tendere a valori qualitativi via via sempre più elevati.    

Cultura e scienza sono alla base della sostenibilità

Le Cantine di Tenute del Cerro fanno parte del Wrt (Wine Research Team): una rete composta da 35 imprese vitivinicole che condividono know-how e ricerca nella sperimentazione in vigna e in cantina, supervisionata da Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. Cotarella ha sottolineato l’importanza del concetto di sostenibilità portando a esempio l'uso proprio della parola stessa. «Spesso assistiamo a un abuso del concetto di "sostenibilità" come vessillo dietro il quale a volte si nascondono comportamenti e condotte poco chiare o addirittura discutibili. Ma non si può essere acculturati senza avere conoscenze scientifiche, così come non si può essere sostenibili senza essere acculturati».

Fondamenta solide e durature

Più che parlare a vanvera di sostenibilità e di coniugare tradizione e innovazione bisognerebbe, dunque, unire scienza e cultura. A sostegno delle parole di Cotarella interviene il Presidente di Cia Secondo Scanavino, che ha concluso i lavori ricordando come approsimazione e superficialità siano il male peggiore della nostra società. «In assenza di una base scientifica qualsiasi approccio diventa fallimentare», afferma Scanavino. Per spiegare il concetto di sostenibilità Scanavino ricorre alla sua traduzione in francese, ovvero durable: qualcosa che ha fondamenta così solide da essere destinato a durare tanto da sostenere l'economia e promuovere sempre di più una filiera di sistema. Per questo motivo, sostenibilità e agricoltura di precisione costituiscono prima di tutto una scelta sociale.

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