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Come recuperare il primato del vino italiano in Usa

22 Ottobre 2018 Civiltà del bere
Recuperare il primato delle importazioni di vino italiano negli Usa è la nostra priorità. La strategia? Puntare con decisione alle fasce più alte di mercato. Facciamo il punto con Iem - International Exhibition Management in occasione di Simply Italian Great Wines Us: oggi e mercoledì a New York e Las Vegas.
È un momento cruciale per i vini dello Stivale, che puntano a recuperare il primato delle importazioni nel colosso mondiale dei consumi enoici. «Gli Stati Uniti si confermano il più grande mercato vinicolo al mondo, al netto di una lieve flessione delle importazioni nel primo semestre 2018: 2,54 miliardi di euro per 5,87 milioni di ettolitri, rispettivamente -2,9% in valore e -5% in quantità», spiega Marina Nedic, managing director di Iem e Ieem.

In stallo le importazioni

Di questo momento di indecisione dei mercati  ha risentito marginalmente anche il vino italiano, che si arresta a 826,63 milioni di euro (-0,2%) per oltre 1,7 milioni di ettolitri (+2,5%) fra gennaio e giugno. Ma il peso del nostro imbottigliato a denominazione continua a crescere: 417,6 milioni di euro per 901 mila ettolitri (+15,7% e +22,2%) totali. Galoppano il Prosecco (81,12 milioni di euro, +9,7%) e i rossi toscani (79 milioni di euro, +2,4%), ma emergono anche i bianchi del nord-est.

Il vino italiano in Usa deve puntare sui fine wines

È tempo di recuperare la nostra storica leadership fra i Paesi esportatori. Per superare nuovamente i cugini d’Oltralpe, che ora dominano la classifica dei Paesi importatori (con 838,43 milioni di euro per 905,35 mila ettolitri),  dobbiamo puntare con decisione sulle fasce più alte di mercato: i fine wines non subiscono flessioni. E la passione e la cultura enologica è sempre più diffusa tra le nuove generazioni. Il 42% dei volumi di vino viene consumato dai millennial, giovani tra i 21 e i 35 anni.

A New York e Las Vegas i Simply Italian Great Wines

Il tour 2018 dei Simply Italian Great Wines Us fa tappa in due metropoli chiave del mercato statunitense: New York e Las Vegas (22 e 24 ottobre). Il format dell’evento, con workshop commerciali, degustazioni e seminari guidati, dà alle oltre 80 aziende protagoniste la concreta opportunità di farsi conoscere incontrando direttamente il trade locale selezionato. Il tutto con la sapiente regia di Iem, che da oltre 10 anni presidia direttamente il mercato americano con la sede locale Ieem (dal 2007 a Miami).

La collaborazione con Ice Agenzia

«Più il mercato statunitense matura, più cresce la capacità dei suoi winelover di apprezzare la ricchezza e la varietà della nostra enologia. Simply Italian Great Wines rappresenta l’occasione d’incontro ideale fra questi due mondi», precisa Marina Nedic. La seconda tappa in Nevada è organizzata anche con l’aiuto di Ice Agenzia. Spiega Maurizio Forte, Italian Trade Commissioner: «Crediamo che sostenere eventi come questo possa dare l’opportunità alle aziende vinicole italiane di trovare nuovi mercati. Il target è perfettamente in linea con la nostra campagna “Italian Wine: Taste the Passion”, lanciata ad aprile 2018 per promuovere il vino italiano negli Stati Uniti».

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