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Vinitaly: guida all’edizione 2015

26 Febbraio 2015 Jessica Bordoni
Gli operatori del vino se lo sono certamente già segnato in agenda, cartacea o digitale che sia: dal 22 al 25 marzo torna Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati italiani. Oggi a Roma si è svolta la conferenza stampa di presentazione con il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente di Veronafiere Ettore Riello e il direttore generale Giovanni Matovani. Ecco quali sono le principali novità e i punti di forza di questa imminente 49esima edizione, che ospiterà anche la presentazione ufficiale del Padiglione Vino Italia di Expo 2015. INCOMING PIANIFICATO – Sarà una fiera fortemente business oriented, con un articolato piano di incoming, grazie anche all’interazione di Veronafiere con il sistema delle istituzioni Mipaaf, Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), Italia Trade Agency – Ice e ai numerosi progetti europei. Per qualificare le figure professionali viene introdotto un particolare sistema di registrazione, così da disporre di un profilo maggiormente dettagliato di tutte le presenze. TUTTE LE NAZIONI DEL B2B - Sono stati selezionati operatori da Germania, Austria, Svizzera, Hong Kong, Cina e Usa, dove nei mesi scorsi Vinitaly International ha organizzato una serie di iniziative di promozione specifiche. Si attendono delegazioni anche da Canada Ovest e Ontario, Russia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Belgio, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Hong Kong, Paesi Asean (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia), Corea del Sud, Cina, Sudafrica, Camerun, America Latina (Messico, Perù, Paraguay, Colombia, Argentina, Uruguay), Regno Unito, Mozambico, Uzbekistan, Polonia, Paesi Scandinavi (Finlandia, Svezia, Danimarca) e Baltici (Estonia, Lituania), Spagna, India, Serbia, Bosnia Erzegovina, Australia e Giappone. Il coinvolgimento, quindi, è assolutamente mondiale. INTERNATIONAL BUYERS’ LOUNGE - I buyer, come già l’anno scorso, avranno per quartier generale l’area dell’International Buyers’ Lounge, in Galleria Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3 (dove si trova anche lo stand di Civiltà del bere!). Qui i professionisti potranno incontrare direttamente le aziende nel corso degli appuntamenti Taste&buy e degustare liberamente i vini dell’Enoteca dell’International Buyers’ Lounge, appositamente selezionati dalle aziende per i mercati esteri. FOCUS MIRATI - Come spiega Mantovani: «Il 2014 è stato un anno molto particolare, sia per lo scenario economico politico nel suo complesso, sia per le crisi internazionali e gli andamenti monetari. Il sentiment è positivo: dal nostro Osservatorio emerge che i fatturati registreranno nel 2014 un trend tendenziale in aumento del 5% sul 2013 e per una buona percentuale di Cantine anche la prima parte del 2015 ha un andamento col segno piu. è altrettanto vero, però, che ci sono segnali importanti di cambiamento di molti mercati, basti pensare alla Russia per la nota crisi internazionale, e occorre lavorare molto anche sugli accordi bilaterali nelle aree potenzialmente interessanti ma bloccate da politiche di dazi protezionistici, così come va adottata una strategia complessiva del presidio delle quote in valore, volume e percezione di qualità del prodotto Made in Italy in mercati in cui siamo leader come Usa, Germania, Regno Unito ed altri ancora». I potenziali e i punti di forza delle varie nazioni saranno approfonditi nel corso di focus mirati. In particolare sono previsti seminari su: Germania, Hong Kong, Cina, Russia, Usa, Australia, Brasile. INTERNATIONAL, BIO, VIVIT: I SALONI SPECIALIZZATI - Forte del successo ottenuto nel 2014, torna Vininternational, il salone dei produttori esteri. I Paesi di riferimento sono: Australia, Nuova Zelanda, Canada, Cile, Argentina, Spagna, Francia, Perù, Azerbaijan, Germania, Slovenia, Sudafrica e Georgia. Ritorna, potenziato, anche il Vinitalybio: Veronafiere, nell’ambito del progetto di promozione BiOrganic LifeStyle di Federbio finanziato dall’Ue, ha organizzato un incoming per i buyer dalla Germania e dal Belgio che sono interessati ai vini biologici certificati. Ed è confermato anche Vivit, il salone dei vini artigianali ormai al suo quarto anno di programmazione. TASTING D’ECCEZIONE - Ricchissimo è poi il programma di degustazioni: da Taste Italy, che quest’anno cambia nome e diventa Vinitaly Tasting, a quelle a cura dell’Ais, che festeggia i 50 anni dalla fondazione. Civiltà del bere conduce un percorso olfattivo-degustativo tra vini e profumi, insieme alle Donne del Vino. Ma non dimentichiamo gli assaggi di Tasting ex… press, quelli del Vinitaly international Academy e l’appuntamento esclusivo con l’Opera Wine, il prestigioso tasting dei Finest Italian Wines, 100 Great Producers alla vigilia del Salone veronese, il 21 marzo. Per maggiori info e il calendario completo degli appuntamenti: www.vinitaly.com area visitatori. VINITALY INTERNATIONAL ACADEMY – Dal 16 al 20 marzo a Verona debutta anche il primo Corso per specialisti del vino italiano creato dalla Via – Vinitaly International Academy. Il progetto educativo, diretto da Ian D’Agata, rilascia due livelli di certificazione a seguito di un esame finale: Italian Wine Ambassador (IWA) e Italian Wine Expert (IWE). Per questa prima edizione sono cinquanta i candidati, da Cina, Stati Uniti, Australia, Austria, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania, Hong Kong, Olanda, Regno Unito, Russia, Singapore e Ucraina, in rappresentanza di alte professionalità del settore.

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