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Vini e bollicine per Capodanno 2015! La nostra selezione

30 Dicembre 2015 Civiltà del bere
Il vostro fegato è sopravvissuto alla triade micidiale del 24, 25 e 26 dicembre? È ora di prepararsi a Capodanno, o meglio, al cenone di Capodanno. Il dilemma è sempre lo stesso: quali bottiglie stappare? Diamo fondo alla lista dei nostri vini per le feste, testati a Re Panettone 2015... Per i tradizionalisti un elenco completo, dai bianchi ai rossi di struttura, fino agli spumanti per il brindisi (senza scordare i vini dolci e passiti, anche in rosso). Ma perché non sperimentare con una cena di sole bollicine? Ecco la nostra selezione, da nord a sud dello Stivale.

Spumanti

Un nuovo Franciacorta bio

Il Franciacorta Brut Docg di Biondelli è tra le bottiglie di punta di una Cantina recente, ma già ben nota tra gli estimatori. Chardonnay in purezza proveniente dai vigneti Nave e Paini, a Bornato di Cazzago San Martino (Brescia), a conduzione biologica fin dalla prima vendemmia (certificata nel 2014). Dopo il tiraggio, il vino affina in bottiglia per minimo 24 mesi. Si distingue per le note floreali di glicine, fruttate di pesca e albicocca, che tornano al palato con freschezza ed eleganza. A tavola sposa piatti di pesce e crostacei.

Tutta la verve del Prosecco

Pianer, Prosecco di Valdobbiadene Extra Dry Superiore Docg di Le Colture è la bollicina giusta per aprire le danze con brio. Da disciplinare, Glera in purezza vinificata con metodo Charmat. Il residuo zuccherino dona morbidezza e piacevolezza al palato, che riprende le note floreali e fruttate di pera e mela, nitide al naso, con una piacevole acidità. Aperitivo per eccellenza, non è da meno con ricette a base di legumi e verdure.

Le origini del Prosecco moderno

Primo Franco, Prosecco di Valdobbiadene Dry Superiore Docg 2013 di Nino Franco rappresenta la Casa che ha fatto la storia del Valdobbiadene. La versione Dry dona a questo vino un intenso bouquet di frutta esotica e mela matura, con note di mandorla e scorza di limone; amabile al palato, fruttato, con una piacevolissima nota fresca e finale pulito. Da provare con stuzzichini salati e salumi.

Un Blanc de blanc che conquista

Altemasi Trentodoc 2010 di Cavit rappresenta la tradizione dello spumante trentino in veste millesimata. La vinificazione in bianco delle uve Chardonnay avviene in acciaio e barrique, con presa di spuma in bottiglia in primavera e permanenza sui lieviti per 36-48 mesi. Le note olfattive complesse, fruttate, con evidenti sentori di lievito, si accompagnano a un perlage sottile, e un gusto piacevolmente fresco, equilibrato. Perfetto anche con il cotechino.

Per chiudere con eleganza

Ferrari Maximum Demi-Sec Trentodoc di Cantine Ferrari è un Metodo Classico di grande fragranza, al confine tra secco e dolce grazie all'importante residuo zuccherino. È uno Chardonnay in purezza, da uve selezionate e vendemmiate manualmente nella prima metà di settembre tra Val d'Adige, Val di Cembra e Valle dei Laghi; dopo la rifermentazione in bottiglia sosta 36 mesi sui lieviti selezionati in proprie colture. Intenso e persistente, i sentori di crosta di pane, nocciola, fiori e frutta matura preludono un palato morbido e armonico. Per accompagnare il dessert di chi non ama il dolce ostentato.

 

Spumanti dolci

Bollicine rosse e fruttate

Rosa Regale, Brachetto d'Acqui Docg 2014 di Banfi esprime tutta la delicata aromaticità di quest'uva autoctona di Acqui. Dopo la macerazione a freddo in rosso per circa 5 giorni, che rilascia colore e aromi caratteristici presenti nelle bucce, e la pressatura soffice, il prodotto è conservato a 0 °C fino alla presa di spuma in autoclave. L'esito è un vino morbido, amabile, dalla spuma vivace, che sprigiona intensi aromi di rosa e frutta. Da provare con fragole fresche e torte di frutta.

Il classico che conquista

La Selvatica, Asti Spumante Docg di Caudrina mostra il volto più intrigante del tradizionale Moscato d'Asti. Le uve provengono da un vigneto di 2,5 ettari impiantato nel 1975 su terreno marnoso-calcareo; vendemmia manuale e presa di spuma direttamente dal mosto ne preservano qualità e caratteri organolettici. È un vino che accompagna l'ottima beva a note aromatiche fragranti, complesse, di buona intensità; il palato è vellutato e rotondo, di giusta persistenza. Nel piatto? Torta di nocciole o pesche ripiene all'amaretto.

Esplosione di sensazioni

Il Moscato Fior d'Arancio Colli Euganei Docg 2014 di Maeli è il fiore all'occhiello di questa zona collinare. Le uve Moscato giallo sono vendemmiate a mano; dopo la pigiatura soffice e la decantazione statica, il mosto affina in acciaio a freddo per 8 mesi, con conseguente presa di spuma per preservare gli aromi varietali. Il calice dorato è percorso da bollicine eleganti, e sprigiona aromi floreali di magnolia, gelsomino, acacia, insieme a limone, mandarino, pesca bianca. Cremosità ed equilibrio in bocca lo rendono perfetto compagno di frolle e piccola pasticceria.

Una curiosità dai profumi di viola

Xiris, mosto di Lacrima Spumante 2015 di Marotti Campi è una chicca da estimatori che esprime la grande versatilità del vitigno Lacrima, autoctono marchigiano a bacca rossa. Dopo la vendemmia manuale a inizio settembre, con macerazione a freddo senza fermentazione alcolica, la presa di spuma avviene direttamente dal mosto, con breve affinamento in bottiglia di 2 mesi. Rosso rubino brillante, di spuma leggera e buona persistenza, Xiris sprigiona profumi intensi di viola, rose selvatiche, sottobosco, con palato di buona freschezza. L'abbinamento inconsueto? Pasta di mandorle.

La dolcezza avvolgente d'Abruzzo

Moscardello, Moscato Terre di Chieti Igp di Codice Citra svela il volto più dolce delle colline abruzzesi. Moscato in purezza, vinificato con metodo Charmat, si caratterizza per il colore giallo paglierino brillante e un perlage fine e persistente. Il bouquet è fragrante, intenso, e spazia dai sentori più freschi di albicocca, mela verde, ananas, al geranio, a note più balsamiche di salvia. In bocca è avvolgente e cremoso. Ottimo con mousse e dolci al cucchiaio.

Bianchi

Tutta la freschezza del Pecorino

Quoque, Pecorino Abruzzo Superiore Dop 2014 di Codice Citra prende per la gola gli amanti dei vini fruttati. Espressione in purezza dell'autoctono Pecorino, che grazie alla crio-macerazione esalta le peculiarità aromatiche del vitigno. Il bianco è poi fermentato e affinato semplicemente in acciaio. L'impatto olfattivo è floreale, con note d'acacia e di erbe aromatiche, ma soprattutto fruttato, tropicale, con sentori di ananas; il gusto è pieno, accattivante, di buona struttura e persistenza. A tavola sposa la cucina marinara, compresi i crudi di pesce.

Il profumo di Trinacria

Cubìa, Inzolia Sicilia Igt 2012 di Cusumano stupisce per l'aromaticità avvolgente ed evocativa. Anche in questo caso l'autoctono Inzolia è in purezza; nasce nella Tenuta Ficuzza, a Piana degli Albanesi (Palermo), su terreno franco argilloso. Dopo la macerazione a freddo, prosegue la fermentazione in botti da 20 ettolitri, con permanenza sulle fecce per circa sei mesi, e successivo affinamento in bottiglia. L'esito è ricco e di grande intensità, abbinamento ideale per primi piatti saporiti, come la pasta con le sarde.

Rossi

Vino simbolo della Valtellina

Carlo Negri, Sforzato di Valtellina Docg 2011 di Nino Negri rappresenta la grande tradizione del Nebbiolo di Valtellina, localmente detto Chiavennasca. Nelle vigne più vocate a 350-550 metri d'altitudine, alle pendici delle Alpi Retiche, si selezionano i grappoli a partire da metà settembre. Le uve appassiscono naturalmente in cassetta fino a inizio gennaio, quando vengono vinificate con prolungata macerazione; dopo una sosta in acciaio, il vino matura per 24 mesi in botti di rovere francese e poi in bottiglia. Il naso intenso e complesso, con note di frutta matura, pepe, cannella, torna al palato sostenuto dal tannino fine, con finale persistente. Perfetto con arrosti e selvaggina.

Un fuoriclasse della Valpolicella

Palazzo della Torre, Veronese Igt 2012 di Allegrini racconta con eleganza i caratteri del vigneto che circonda Villa della Torre. Le uve locali - Corvina Veronese 70%, Rondinella 25% e Sangiovese 5% - vengono vendemmiate in due fasi: dal 10 settembre si selezionano i grappoli destinati all'appassimento (fino a dicembre), mentre a inizio ottobre è la volta di quelli destinati all'immediata vinificazione. Dopo la fermentazione in acciaio, la malolattica avviene naturalmente a metà aprile in barrique; il vino affina in barrique di rovere francese di secondo passaggio per 15 mesi. È un rosso di buon corpo, vellutato e armonioso, versatile abbinamento per primi piatti con sughi di carne o gorgonzola e noci.

Seta pura per il neonato di Casa Bertani

Novarè, Verona Igt 2014 di Bertani Domains è frutto di un nuovo metodo produttivo dedicato alla Corvina, di cui è espressione in purezza. Le vigne allevate a trapezio massimizzano l'ombreggiamento delle uve e ne favoriscono la giusta ventilazione; a settembre si interrompe il flusso tra vite e grappoli, lasciandoli appassire in pianta fino a fine ottobre. Vinificato integralmente in vasche d'acciaio e maturato in vasche di cemento, è un rosso agile, di ottima freschezza e alcolicità contenuta (12,5% vol.). Vellutato e croccante, di piacevolezza immediata. Da bere giovane, a tavola, accompagnando un buon risotto allo zafferano.

Avvolgente carisma dell'appassimento

Passione e Sentimento, Veneto Igt 2013 di Pasqua è dedicato alla città dell'amore per eccellenza, Verona, di cui riprende in etichetta il muro d'ingresso della Casa di Giulietta. Le uve di Merlot (40%), Corvina (30%) e Croatina (30%) dei vigneti di San Felice, in Valpantena, sono selezionate a mano e appassite per un mese in fruttaio. Dopo la vinificazione separata delle varietà in acciaio e la malolattica, il vino affina in tonneaux di rovere per 3 mesi e in bottiglia per un anno. Intenso, morbido e persistente, con note di frutti rossi e spezie che tornano in bocca, con tannini vellutati. Sposa le carni rosse e i secondi piatti importanti.

Rosso vellutato di cioccolato e ciliegia

Ripassa, Valpolicella Ripasso Superiore Doc 2012 di Zenato porta con sè la freschezza del Valpolicella Classico e la morbida aromaticità dell'Amarone. Il blend autoctono di Corvina (85%), Rondinella (10%) e Oseleta (5%), vinificato  e conservato in acciaio fino a gennaio, è ripassato nelle vinacce dell'Amarone, con una permanenza di 7-8 giorni a 25-28 °C, e affinato 18 mesi in tonneaux. Note olfattive intense di amarena e prugna si accompagnano a un sapore armonico e vellutato, di buona struttura. Perfetto con gli erborinati.

L'autoctono che profuma di rosa

Orgiolo, Lacrima di Morro d'Alba Superiore Doc 2013 di Marotti Campi è un rosso insolito, intensamente floreale. Le uve Lacrima sono vendemmiate manualmente a fine settembre; dopo la pressatura soffice e la macerazione protratta sulle bucce per 10-14 giorni, il mosto fermenta in acciaio e affina 12 mesi in piccole botti di rovere francese di secondo e terzo passaggio, e altri 6 mesi in bottiglia. Rosa, lampone, pepe rosa e bacche di ginepro sono gli aromi che caratterizzano questo rosso rubino, fruttato e speziato anche al gusto. Da provare con formaggi stagionati a pasta dura.

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