Questo distretto profondo, aspro e meraviglioso, si sviluppa nella parte nord-orientale del Trentino. In tutto 700 ettari vitati tra i 300 e i 900 metri, sorretti da più di 700 chilometri di muretti a secco. Le produzioni più emblematiche a base di Müller Thurgau e Pinot nero, ma c’è spazio anche per le varietà resistenti e le sperimentazioni. Le etichette di Zanotelli e il progetto Zero infinito di Pojer e Sandri
Proseguiamo il nostro viaggio tra le vigne della Val di Cembra, culla secolare del vino trentino (qui la prima puntata). Situato sulla sponda destra dell’Avisio a 670 metri di quota, il comune di Cembra, dal 2016 Cembra Lisignago, ha origini millenarie. La prima citazione storica del toponimo risale al 789 e la sua viticoltura è attestata addirittura dal IV secolo a.C., come testimonia il ritrovamento nel 1825 della “Situla Giovanelli” (oggi conservata al Castello del Buonconsiglio), una secchia in bronzo dal diametro di 30 centimetri con iscrizioni in alfabetico retico che veniva utilizzata come recipiente per il “vino votivo”, offerto cioè alle divinità.
Uno scorcio delle vigne di Zanotelli
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