Secondo un’analisi delle valutazioni di quasi 130 mila vini francesi, le etichette biologiche e biodinamiche certificate ottengono più facilmente valutazioni migliori dai critici. In media da 6 a quasi 12punti in più rispetto ai vini convenzionali, ma anche a quelli prodotti in modo sostenibile senza alcuna certificazione.
Sebbene la percentuale di vini certificati biologici o biodinamici costituisca ancora una minoranza, l’attenzione verso pratiche agricole e di vinificazione sempre più rispettose della natura e dell’uomo è in costante crescita. Riportando quanto recentemente affermato dall’International Wine and Spirits Research (Iwsr), società di analisi di mercato del beverage alcolico, il giro d’affari globale del vino biologico aumenterà del 43% entro il 2024, e un numero crescente di grandi aziende si sta impegnando per avvicinarsi alle pratiche agricole sostenibili. Le ragioni del cambiamento sono diverse e spaziano da una effettiva sensibilità per la salute dell’uomo e del pianeta fino alle strategie di green marketing. Uno studio condotto in due tempi tra la California e la Francia dimostra, inoltre, come le etichette bio siano più apprezzate dagli esperti anche dal punto di vista organolettico.
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