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Vietnamonamour Restò – Milano

4 Aprile 2011 Alessandro Torcoli

Carta dei vini

Seleziona i vini: Dario Arlunno. Ottima carta dei vini, ancor più straordinaria se pensiamo che si tratta di un ristorante vietnamita. Ma la passione di moglie (cuoca, di Hanoi) e marito (sommelier, italiano) ha creato una situazione speciale. A 20 euro: i bianchi Arneis di Massucco, Aceste Bianco di Terra Elima e Catarratto di Gulfi e i rossi Dolcetto di Dogliani di Marenco e Primitivo Paradiso. A 25 euro: il Pinot nero di Niedermayr. A 22 euro: lo Spumante Frederik Bio di Pizzolato. A 35 euro: la Riserva Ubaldo Rosi di Colonnara.

Il ristorante

(a.t.) Titolari: Dario Arlunno e Christiane Blanchet. Cuoca: Christiane Blanchet.  Non ci si passa davanti per caso, in una traversa di viale Gran Sasso (piazza Piola), ma vale di certo la pena accendere il Tom Tom e recarsi al ristorante Vietnamonamour. Ricavato nella casa dei proprietari, in stile Milano dei primi Novecento, è arredato con gusto e offre la possibilità di mangiare in un dehors sul retro o su un intimo soppalco. Ma sono i piatti i veri protagonisti, del tutto particolari: appassionata cucina del Vietnam del Nord (Hanoi), rara e radicalmente diversa da quella del Sud. Niente a che vedere con i sapori che di solito associamo mentalmente alla cucina orientale (cinese o thailandese). Speziature leggere, delicatezze estreme, materie prime inconsuete (e ben selezionate). Esempi che ci hanno deliziato: noce di cocco con gamberi (16 euro), pollo al miele e zenzero con riso (17 euro), coccio di pollo al latte con curry (17 euro). Come dessert l’imperdibile “caffè gourmand”: caffè vietnamita con assaggi di dessert (torta cioccolato con panna, torta allo zenzero, tiramisù) a 10 euro.      

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