105 vini Doc veronesi – dei quali 41 Valpolicella, 20 Bardolino e 15 Soave – sono stati premiati domenica scorsa a Villa Arvedi a Grezzana (Verona) all'ottava edizione del premio Verona Wine Top, concorso enologico indetto dalla Camera di Commercio di Verona con Veronafiere, il Ministero per le politiche agricole, la Regione Veneto, il Comune e la Provincia di Verona e l'Aeroporto Valerio Catullo di Villafranca di Verona. 330 i campioni presentati nelle degustazioni durate due giorni da 112 aziende valutati da tecnici nominati da Assoenologi e da giornalisti. “Il comparto ha registrato un brillante recupero dei livelli di vendita all’estero pre-crisi, continuato nel primo trimestre di quest’anno anche se la crescita è più contenuta, il 5,4% in più rispetto al corrispondente trimestre del 2010 – ha affermato Alessandro Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Verona –. Verona è la prima provincia italiana esportatrice di vino, ma c’è ancora molto da fare per sostenere lo sviluppo del comparto”.
In generale, l’obiettivo di Verona Wine Top è costituire una vetrina all’estero soprattutto per le aziende di piccole dimensioni. In questo senso, nel corso della cerimonia di premiazione sono stati presentati nuovi incontri business to business e wine tasting che la Camera di Commercio di Verona realizzerà nel Regno Unito dal 16 al 19 novembre 2011, con una giornata interamente dedicata ai 150 anni di unità d’Italia. “Proprio in Inghilterra, nonostante la leggera flessione del 2010, sta aumentando il consumo di vino di qualità – ha affermato Leonardo Simonelli Santi presidente della British Chamber of Commerce for Italy – In particolare tra il 2005 e il 2009 abbiamo registrato un aumento del 5,5%, secondo le previsioni tra il 2010 e il 2014 crescerà del 2,9%”. Nel Regno Unito nel 2010 sono stati consumati 1.765 miliardi di bottiglie di vino, per una quota annuale procapite di 27,9 litri. In particolare l’80% delle bevande esportate in Inghilterra è costituito da vini e da spumanti. Numerosi i segnali positivi evidenziati dall’ente camerale anglo-italiano. “Nel 2010 l’Italia è stato il secondo Paese fornitore di vino nel Regno Unito per qualità e quantità – ha detto Leonardo Simonelli Santi. Oggi il vino italiano rappresenta il 16,9% del vino importato per quantità”. E si va diffondendo il rito dell’aperitivo dove il Prosecco avrebbe superato lo Champagne. In particolare l’aumento di vini e spumanti italiani esportati tra il 2008 e il 2010 sarebbe del 10,10%.