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Ventidue lotti per la XIIIª Asta del Barolo

16 Aprile 2012 Civiltà del bere
La tredicesima edizione dell’Asta del Barolo riserva importanti novità, a partire dall’organizzazione: sarà infatti la nuova associazione Accademia del Barolo, nata l’autunno scorso per divulgare la cultura del celebre vino rosso piemontese nel mondo, a presentare l’asta il 28 e 29 aprile al Museo del Vino del Castello di Barolo (Cuneo). DALLE LANGHE A NEW YORK - Anche se la nuova formula dell’evento non prevede più i collegamenti in diretta con altre location che, ricorda il presidente dell’Accademia Gianni Gagliardo, «hanno caratterizzato l’evento fino allo scorso anno, e che a suo tempo furono una novità assoluta, ispirando altre aste importanti», un partner ci sarà anche per questa edizione: il 26 aprile la rinomata casa d’aste newyorkese Zachys dedicherà per la prima volta un’intera sessione al vino italiano, battendo all’asta 40 lotti di annate storiche e in anteprima 14 grandi formati da 12 litri di Barolo 2009, uno per ogni azienda socia dell’Accademia. L’asta sarà preceduta, il giorno prima, da un seminario con degustazione guidata presso il ristorante Dal Posto, cui seguirà una cena offerta da Zachys. GLI EVENTI DELL'ASTA DEL BAROLO - Fulcro dell’evento di Barolo sarà la seduta d’asta di domenica 29 aprile, a partire dalle 11, che batterà 21 lotti di prestigio e un lotto speciale di 14 bottiglie, una per produttore socio; all’asta seguirà un pranzo a cura dello chef Giampiero Vivalda, in accompagnamento ai 14 Barolo 2007 messi a disposizione dall’Accademia. Tra le novità dell’edizione 2012, sono previsti speciali pacchetti turistici che per sabato 28 offrono ai visitatori un breve corso di conoscenza del Barolo, con visita alle aziende dell’Accademia e una cena-degustazione con 14 Barolo di annate storiche al ristorante stellato Da Guido di Pollenzo (Cuneo). I LOTTI IN VENDITA - I 21 lotti messi a disposizione dai produttori dell’Accademia sono, in ordine di presentazione: due lotti di Azelia (magnum di Barolo Docg Bricco Fiasco 2000, magnum di Barolo Docg Margheria 2004; magnum di Barolo Docg San Rocco 2000 per il primo; magnum di Barolo Docg Bricco Fiasco 1999, magnum di Barolo Docg Margheria 2004, magnum di Barolo Docg San Rocco 1999 per il secondo), seguiti dai lotti di Michele Chiarlo (sei bottiglie di Barolo Docg 1985 per il primo; doppio magnum di BaroloDocg Cerequio 1996 per il secondo), Damilano (due bottiglie di Barolo Docg Liste Riserva 2001, due bottiglie di Barolo Docg Cannubi 2001 e due bottiglie di Barolo Docg Riserva 2001), Poderi Luigi Einaudi (doppio magnum di Barolo Docg Nei Cannubi 1996 e sei bottiglie di Barolo Docg Nei Cannubi 1998), Monfalletto - Cordero di Montezemolo (tre bottiglie di Barolo Docg Monfalletto 1987, tre bottiglie di Barolo Docg Enrico VI 1987 per il primo; tre magnum di Barolo DOCG Bricco Gattera 1997 per il secondo), Paolo Scavino (dodici bottiglie di Barolo Docg Bric del Fiasc 1999), Prunotto (sei bottiglie di Barolo Docg Bussia 1999), Franco M. Martinetti (dodici bottiglie di Barolo Docg Marasco 2000 e doppio magnum di Barolo Docg Marasco 2001), Gianni Gagliardo (sei bottiglie di Barolo Docg Preve 2000), Vietti (magnum di Barolo Docg Brunate 2005 e magnum di Barolo Docg Lazzarito 2005), Sandrone (magnum di Barolo Docg Cannubi Boschis 1996 più magnum di Barolo Docg Le Vigne 1996 e doppio magnum di Barolo Docg Le Vigne 1997), per chiudere con i lotti di Pio Cesare (doppio magnum di Barolo Docg 1999) e Conterno-Fantino (sei bottiglie di Barolo Docg Vigna del Gris 2004 e doppio magnum di Barolo Docg Sorì Ginestra 2003). Sull'Accademia del Barolo leggi anche l'articolo: Quattordici prestigiosi produttori animano l'Accademia del Barolo

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