I 56 componenti (più due italo-americani) dell’Accademia Maestri pasticceri italiani (Ampi - www.ampiweb.it) hanno festeggiato i 20 anni di attività lo scorso martedì, al Villa Fenaroli Palace Hotel di Rezzato (Brescia). L’idea dell’Accademia nasce da Iginio Massari, attuale presidente onorario e titolare della pasticceria Veneto, a Brescia, guardando alla professionalità dei vicini francesi e volendo creare un punto di riferimento di alto livello dell’arte pasticciera italiana. Sono partiti in 14 nel 1993 e quasi da subito si sono fatti notare per il loro impegno e bravura.
ALTA PROFESSIONALITÀ RICONOSCIUTA - Civiltà del bere, tra l’altro, è stata una delle prime testate a dedicare ampio spazio al loro lavoro, pubblicando un servizio, realizzato da chi scrive, per lo speciale Natale datato dicembre 1995. Il loro è stato e continua ad essere un cammino in salita, fra scambi di esperienze e confronti basati su critiche costruttive ma implacabili. Questa filosofia ha permesso di far nascere tra i soci alcuni campioni mondiali. Ne è riprova Davide Comaschi (Pasticceria Martesana di Milano), fresco campione del mondo del World chocolate master che si è svolto la scorsa settimana a Parigi.
ROBERTO RINALDINI PASTICCIERE DELL'ANNO - Come da consuetudine, il Simposio annuale - che assegna il riconoscimento "Pasticciere dell’anno" - anche questa edizione ha proclamato il suo vincitore: si chiama Roberto Rinaldini (della Pasticceria Rinaldini di Rimini), già campione mondiale di Gelateria nel 2006. La parte più spettacolare dei Simposi degli Accademici rimane comunque la mostra degli splendidi e golosi dolci, che ogni anno seguono un tema diverso: lo scorso martedì il pubblico ha potuto scegliere tra una quarantina di varietà di torte all’italiana in assaggio (pan di spagna e creme a strati) a base di frutta.