Da una decina d'anni non tornavo al Miramonti l'altro, bistellato ristorante a Costorio di Concesio (Brescia). È stata ancora una volta un'esperienza esaltante: sapori di straordinaria intensità ed equilibrio, classici e al contempo contemporanei.
SERVIZIO IMPECCABILE - Un ambiente raffinato, una villetta che si distingue in un quartiere normale, di qualsiasi provincia italiana. Dentro, grande cortesia e attenzione al cliente, sguardi che si rincorrono rapidi tra sala e cucina, per tenere i tempi sempre serrati, anche troppo, con le portate che si susseguono senza interruzione. Talvolta, quando si gustano creazioni importanti, non ci sta male una pausa di qualche minuto tra un piatto e l'altro. Ricordo di essere stato colpito dalla velocità anche la prima volta. In ogni modo, le due stelle ci sono per tutto: per il servizio, dicevamo, per l'ambiente, per la mise-en-place, e soprattutto per la cucina.
MENU SAPORI DI STAGIONE - So che anche la carta dei vini è all'altezza, ma questa volta non ci è stata mostrata, poiché abbiamo preferito affidarci ai consigli di abbinamento con il nostro percorso di degustazione ("Sapori di stagione"). Purtroppo però il vino proposto dalla cordiale sommelier non è stato all'altezza del pasto. Il menu ha un prezzo di 95 euro (che ci pare corretto per il livello della cena e il numero di portate) ma 25 euro per l'abbinamento ci sono sembrati fin troppi.
I TRE VINI NON HANNO RESO ONORE AI PIATTI - Infatti, i tre vini, italiani, che citeremo più avanti, sono risultati sempre un gradino sotto i piatti e poco conta che le quantità offerte fossero molto generose (non abbiamo assaggiato solo un calice, infatti, ma il calice veniva rabboccato non appena scendeva di livello...). Avremmo preferito un solo calice, per i tre vini annunciati, ma di un livello decisamente superiore.
IL MENU NEL DETTAGLIO - Ma ecco i piatti e i vini. Entrata, fuori programma: sfera di salmone e crema piselli (10 e lode, armonico e stuzzicante). Poi: insalata di carne cruda e crema di fegato d'oca in vinaigrette di tartufo nero ed erba cipollina (10); quaglia laccata al miele con le sue uova in salsa agra di soia (10 e lode, specialmente per l'idea di proporre le piccole uova in tutte le loro cotture possibili, in vamicia, strapazzate, all'occhio di bue...); cappuccino di funghi (10, un classico irrinunciabile). Abbinamento: Il Chiaretto - vino di una notte - Valtenesi Doc della Pasini (da uve Groppello, Marzemino, Barbera e Sangiovese) Prezzo medio in enoteca sotto i 9 euro.
Risotto ai porcini e formaggi dolci di montagna (9, solo per la temperatura di servizio, si è freddato troppo rapidamente); La "milanese" di punta di vitello con giardiniera di verdure e cipollotto fondente (10); selezione di formaggi (due carrelli che solo una bandiera per il ristorante! Vale il viaggio solo per loro...). Abbinamento: il Garda Rosso Doc della Vasorì "85-15" che sta per 85% Merlot e 15% Syrah. Prezzo medio in enoteca: 8 euro.
Dolci di stagione (il gelato di crema alla Miramonti, con fragole calde...) Abbinamento: Soandre Igt delle Venezie Verduzzo della Bosco del Merlo. Prezzo medio in enoteca: sotto i 13 euro.
In sostanza, se avessimo accostato alla cena vini leggermente superiori sarebbe stata un'esperienza perfetta.