Francesca e Federico Vallone hanno raccolto il testimone dal padre Pasquale e rinnovato il logo e la veste grafica delle etichette. Il Rosso di Montalcino, il Brunello e la Riserva, da oggi, riportano il nome di famiglia per ribadire il loro legame simbiotico e indissolubile con il territorio.
Germogliata dalla passione di Pasquale Vallone, una vita trascorsa in banca e una vocazione per la terra ereditata dal padre Salvatore, palermitano trapiantato in Toscana, Terre Nere è una gemma che splende nel firmamento di Montalcino. La sua storia è iniziata negli anni ’90 con l’acquisto di un appezzamento di terre allora incolte e boschi nella frazione di Castelnuovo dell’Abate e con le prime barbatelle impiantate nei fine settimana.
La gamma dei vini
Dalla prima bottiglia di Brunello, che ha visto la luce nel 2002, l’azienda ha proseguito la sua espansione negli anni senza smarrire il proprio stile classico e l’approccio artigianale, autentico e rispettoso dell’ambiente.
Oggi la tenuta, con i filari che seguono un pendio sulla cui sommità si erge il Castello della Velona, comprende 13 ettari di vigneto nella zona sud-est della denominazione.
Il Rosso di Montalcino, che rappresenta la fetta più grossa di una produzione che complessivamente tocca le 50 mila bottiglie, nasce negli appezzamenti più bassi, dove il galestro si mescola con le argille e le vigne sono più generose.
Il Brunello di Montalcino e il Brunello di Montalcino Riserva sono espressione dei vigneti più elevati (attorno ai 280 metri di altitudine), che affondano le radici nei terreni scuri e friabili più tipici dell’areale, e maturano rispettivamente 36 mesi in vecchie botti da 50 ettolitri e 48 in due botti di rovere di Slavonia da 30 ettolitri.
Un logo e una veste nuovi
Alla classicità delle sue espressioni, Terre Nere ha scelto oggi di associare una nuova immagine. Con il cambio generazionale alle redini della Cantina è venuto da sé «un restyling del look nel segno della continuità rispetto ai valori che hanno sempre contraddistinto il modo d’interpretare il contesto aziendale, fedele alle radici di un territorio unico», raccontano Francesca Vallone e il fratello Federico, che hanno raccolto il testimone dal padre Pasquale (insieme nella foto).
Il nuovo logo, un rombo attraversato da linee che mimano le sinuose colline vitate e il profilo del monte Amiata, e la rinnovata veste delle bottiglie, sulle cui etichette spariscono le lettere TN per lasciare il posto alla scritta Famiglia Vallone, sottolineano con forza il legame tra l’identità del territorio e le persone che vi lavorano per vendemmiarne l’essenza.
«La nuova immagine rappresenta l’energia autentica e la simbiosi indissolubile che abbiamo con Montalcino. È un modo per esplicitare la nostra visione, simboleggiare l’unicità del terroir e anticipare il contenuto delle nostre bottiglie ai consumatori», concludono Francesca e Federico Vallone.
TERRE NERE
località Castelnuovo dell’Abate
Montalcino (Siena)
349.09.71.713
info@terreneremontalcino.it
www.terreneremontalcino.it
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Realizzato in collaborazione con Terre Nere
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2024. Acquista
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