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Tenuta Ammiraglia, Aurea Gran Rosé è l’oro rosa della Maremma

17 Gennaio 2021 Civiltà del bere
Tenuta Ammiraglia, Aurea Gran Rosé è l’oro rosa della Maremma

Suadente blend di Syrah e Vermentino, Aurea Gran Rosé è fra i vini simbolo di Tenuta Ammiraglia, proprietà della famiglia Frescobaldi. Un rosato contemporaneo, che fermenta in tonneau e prevede l’aggiunta di un tocco di vin de reserve affinato in barrique per 20 mesi.

«L’idea di questo vino nacque una mattina, guardando l’alba tra i vigneti della Tenuta Ammiraglia. I tenui raggi di sole, che illuminavano le coste della Maremma, ispirarono Aurea Gran Rosé, connubio perfetto tra mare e vigneti, Syrah e Vermentino, eleganza e armonia della natura». Poetica è la genesi dell’ultimo vino di Tenuta Ammiraglia, realtà innovativa in Maremma che fa parte del mosaico Frescobaldi.

La bottiglia di Aurea Gran Rosé

Dialogo tra opposti

Le parole di Lamberto Frescobaldi, presidente del gruppo di famiglia, raccontano già molto del carattere di Aurea Gran Rosé, prezioso Toscana Igt nato dall’alchimia tra due vitigni diversi, ma in fondo complementari: Syrah e Vermentino. Il nero e il bianco, l’internazionale e l’autoctono, dialogano fra loro per esprimere in modo del tutto personale il potenziale enologico del territorio. In vigna il Syrah, varietà principale nell’uvaggio, è allevato come fosse un’uva bianca: per preservarne l’acidità si punta a una produzione leggermente maggiore e si proteggono gli acini dall’esposizione solare diretta.

Una cantina d’autore

I vigneti selezionati per la produzione del “rosato aureo” sono allevati su terreni argilloso-calcarei dove il calore del sole è mitigato dalla brezza marina. Siamo in prossimità del mare, terzo e non ultimo elemento cardine nella genesi di questo vino. La Tenuta sorge a Magliano (Grosseto), a soli 20 chilometri dalla costa, in un edificio disegnato dagli architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon con lo scopo di integrare l’elemento umano con il paesaggio.

La bottaia mantiene naturalmente la temperatura costante di 18 °C

La bottaia è il cuore della tenuta

E minimo è l’impatto della Cantina, che taglia in senso longitudinale il pendio collinare dove sorge, mantenendo il manto erboso al posto del tetto grazie al riutilizzo del terreno ricavato durante gli scavi. Tutto intorno si estendono circa 150 ettari vitati, acquistati a partire dal 1997, mentre l’edificio si sviluppa in profondità: in particolare la bottaia, scavata nel sottosuolo, mantiene naturalmente la temperatura ideale e costante di 18 °C, senza necessità di climatizzare l’ambiente. È una struttura razionale, equilibrata e funzionale, la cui forma ad ala di gabbiano ricorda una nave “protesa verso il futuro”.

Una collezione di cinque etichette

È tempo che i vini rosa trovino il giusto spazio anche in Italia nelle fasce più alte di mercato. Dal suo debutto un anno fa con la vendemmia 2017, Aurea Gran Rosé sta scrivendo un nuovo capitolo nella storia nazionale di questa tipologia, che nel mondo conta sempre più estimatori, presentandosi non solo come rosato di punta di Tenuta Ammiraglia, ma fra i vini simbolo dell’azienda maremmana, che produce altre quattro etichette, dal rosato Alìe al Vermentino Massovivo (entrambi Toscana Igt), fino ai due rossi: Terre More, Maremma Toscana Cabernet Doc (blend di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Syrah) e Pietraregia, Morellino di Scansano Riserva Docg.

cantina tenuta ammiraglia - aurea gran rosé
Uno scorcio della tenuta progettata dalle archistar Piero Sartogo e Nathalie Grenon

Aurea Gran Rosé, un vino femminile

«Aurea è per noi una sintesi di modernità, eleganza, colore e armonia della natura, dove la differenza è fatta anche dalla sapienza umana», spiega Nicolò D’Afflitto, direttore enologo di Frescobaldi. «Suadente, morbido ed elegante, esprime l’anima femminile e fiera della Maremma», fin dalla vendemmia manuale svolta nelle prime ore del mattino, un momento essenziale e delicato che per le uve di Aurea è affidato a un team di sole donne.

Dalla pigiatura soffice all’affinamento in barrique

I grappoli selezionati sul tavolo di cernita vengono caricati in pressa interi e minuziosamente controllati in assenza di ossigeno. Subiscono una pigiatura soffice a bassa temperatura, per non stressare la bacca e preservare l’integrità del corredo aromatico. Eventuali componenti vegetali meno eleganti vengono evitate grazie a questo processo, seguito dall’accurata selezione dei mosti e da una successiva decantazione per almeno 12 ore. La fermentazione avviene a 16 °C in tonneau di rovere francese da 600 l, di media tostatura e per il 20% nuove. Dopo l’assemblaggio delle due varietà, l’affinamento sulle fecce fini si protrae per 8 mesi. L’aggiunta successiva di un tocco di Syrah vinificato in bianco, vin de reserve della vendemmia precedente affinato in barrique per 20 mesi, va infine ad apportare struttura e piacevolezza al blend.

Aurea Gran Rosé, l’annata 2018

Il risultato è unico e prezioso fin dal colore oro rosa che risalta nella bottiglia trasparente. Questa particolare tonalità – tratto distintivo di Aurea Gran Rosé – è data dagli antociani di cui è ricco il Syrah, mentre i flavonoidi del Vermentino permettono la stabilizzazione del colore nel tempo. Nel calice, l’ultima annata in commercio, la 2018, si presenta eterea e brillante, dai toni delicati, ma intensa e di carattere nell’espressione organolettica. L’andamento stagionale è stato caratterizzato da abbondanti precipitazioni primaverili, con successivo innalzamento delle temperature che hanno portato a uno sviluppo vegetativo regolare, fino alla perfetta maturazione delle uve. Il sole e le rinfrescanti brezze settembrine sono risultati i compagni perfetti nel periodo vendemmiale; entrambi hanno permesso alla pianta di raggiungere un equilibrio compositivo, rappresentativo di questo microclima.

Un rosato elegante e persistente

Al naso il bouquet è profondo e intrigante, spiccano in primis le note di frutta fresca, ma il corredo aromatico generoso trova un controcanto nella freschezza quasi salina che si riscontra con piacere anche al palato. «Le caratteristiche note minerali, elevate dall’elegante acidità, concedono ad Aurea personalità, persistenza e profondità», sottolinea l’enologo Claudio Ragusa. In bocca si rivela ampio, vellutato e succoso, impreziosito da sentori dolci, speziati, con finale lungo e persistente.

Realizzato in collaborazione con Frescobaldi.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2020. Acquista

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