È una parola che ha molti significati: qualcuno concreto (si chiamano tasso sia un albero sia un animale) e uno astratto, il rapporto tra due quantità. È proprio in quest’ultima accezione che si usa nel lessico enologico: il tasso alcolemico è la quantità di alcol presente nel sangue umano, espressa dal rapporto grammi/litro. Preferita al sinonimo alcolemia, la definizione gode oggi di vasta notorietà per un tragico motivo: i morti sulle strade provocati da guidatori ubriachi. Per mettere fine alla strage l’attuale legge, che impone a chi si mette al volante di non superare il tasso di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, sarebbe più che sufficiente ma lo Stato non è riuscito finora a farla rispettare. E allora che cosa ti progettano i fautori della tolleranza zero? Di abbassare il limite a 0,2 grammi/litro. L’iniziativa vieterebbe in pratica di bere vino poiché ne basta un bicchiere per superare questa soglia. E in un paese che ha nel vino uno dei suoi prodotti di maggior successo, un simile tasso non è una tassa troppo costosa, oltre che masochista?
