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Taittinger, Maison de Chardonnay (di Champagne), in Italia con Domori

29 Dicembre 2017 Elena Erlicher
È tempo di cambiamenti per Taittinger. Dopo quasi 60 anni con Pescarmona Importatori, la Maison de Champagne di Reims, che ha fatto dello Chardonnay il suo vitigno bandiera, si affida a Domori della famiglia Illy per la distribuzione in Italia. «I primi sei mesi di collaborazione hanno già dato ottimi frutti», dice il direttore commerciale Maxime Andriveau. «Ora contiamo di chiudere l’anno con 150.000 bottiglie vendute in Italia. Ma vorremmo arrivare presto a 300.000». E non finisce qui: tra un paio di mesi Loïc Dupont, chef de cave per 34 anni, lascerà il posto ad Alexandre Ponnavoy, che già da 3 anni lo affiancava.

Una vera Maison de Chardonnay

Le vigne di proprietà della Maison ricoprono oggi 288 ettari distribuiti su 37 cru di Champagne, situati soprattutto nell’area della Montagne de Reims, di Pierry e della Côte des Blancs. Tutti i vigneti contengono una proporzione particolarmente elevata di uve Chardonnay, presenti in tutte le cuvée in purezza e non. Tra queste la più celebrata è il Comtes de Champagne, la cuvée più rara della casa, composta da solo Chardonnay dai migliori Grand Cru della Côte des Blancs (Avize, Chouilly, Cramant, Mesnil-sur-Oger, Oger, Bergères-les-Vertus, Vertus) e invecchiata per almeno 10 anni nelle cave risalenti ad epoca gallo-romana, a 18 metri sotto terra e oggi riconosciute dall’Unesco come patrimonio mondiale.    

La filosofia di Taittinger

«La nostra filosofia», dice Pierre-Emmanuel Taittinger, che con i figli Clovis, all’export, e Vitalie, al marketing e comunicazione, gestisce la Maison, «consiste nel produrre Champagne caratterizzati da uno stile fresco, delicato e leggero. Per questo le nostre cuvée si contraddistinguono per una maggior presenza di Chardonnay, e conseguentemente per una freschezza impagabile, da sempre (dal 1932, data di acquisto da parte della famiglia del primo vigneto, gli 8 ettari di Château de la Marquetterie, nda), quando questa filosofia era ancora una novità qui in Champagne.

Champagne accessibili a tutti

«Sempre per lo stesso motivo, cioè per la maggior presenza di uve Chardonnay che danno vita a basi spumante di più spiccata acidità, i nostri dosaggi non scendono quasi mai al di sotto degli 8 g/l», specifica il produttore. La Maison ha un altro punto fermo incrollabile: «I nostri Champagne devono essere accessibili a tutti. Per questo il prezzo di una bottiglia, anche il Comtes, il nostro top di gamma disponibile a 130 euro, deve poter essere sostenuto da tutti coloro che possiedono un lavoro».

Le nostre tasting notes (leggi tutto)

Dalla cuvée Taittinger Brut al Comtes de Champagne, ecco i nostri assaggi. In degustazione: Taittinger Prélude Grands Crus (leggi la tasting note) Taittinger Brut Millésimé 2012 (leggi la tasting note) Taittinger Brut Réserve (leggi la tasting note) Taittinger Les Folies de la Marquetterie (leggi la tasting note) Comtes de Champagne Blanc de Blancs 2006 (leggi la tasting note)

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