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Stopper, la tradizione continua con la quarta generazione

31 Gennaio 2021 Matteo Forlì
Stopper, la tradizione continua con la quarta generazione

Stopper, storica agenzia di importazione con sede a Lugano, ha iniziato la sua attività nel 1925. E oggi prosegue la missione di diffusione del vino italiano nei Paesi di lingua tedesca con l’ingresso in azienda di Edoardo, figlio dell’attuale proprietario Antonio.

Una tradizione di promozione delle eccellenze vinicole italiane che dura da oltre 90 anni e che proseguirà con la quarta generazione di famiglia. Stopper, importatore di etichette nazionali nei mercati di lingua tedesca tra i più rinomati e storici, prosegue nel suo cammino con l’ingresso in azienda di Edoardo Stopper, 24 anni, fresco di laurea in Economia vinicola internazionale presso l’Università di Geisenheim, nella regione Rheingau.

Una storia di famiglia da quasi 100 anni

L’agenzia Stoppervini, che ha oggi sede a Lugano, è stata fondata a Bolzano nel 1925 da Guglielmo Stopper, nonno dell’attuale proprietario Antonio. «Mio nonno  era enologo, mio padre si laureò invece in Scienze Politiche e io in Economia e Commercio. Con Edoardo, dopo quasi un secolo dall’anno di fondazione, torna al centro dell’attenzione formativa “l’amato nettare” ma, non essendo noi produttori, con particolare accento al marketing e alla comunicazione», spiega Antonio Stopper.

Tre mercati, tre scenari diversi

Le realtà di riferimento dell’agenzia sono Germania, Svizzera e Austria. Tre mercati che parlano la stessa lingua ma che hanno dinamiche molto diverse. La Germania storicamente è il mercato export più importante per l’Italia (primato negli ultimi anni passato agli Usa) ed è in grado tutt’ora di assorbire circa 1 miliardo di euro di vino italiano all’anno, anche se con una forte sensibilità al prezzo. La Svizzera e più propensa agli acquisti di grandi vini come Barolo, Amarone e grandi cru di Toscana. E l’Austria è sempre più orientata al consumo dei prodotti interni, con l’export italiano in flessione.

Promuovere l’identità italiana

Storicamente la scelta di Stopper è orientata verso un catalogo in grado di valorizzare l’identità italiana, i suoi territori e le scelte dei suoi produttori. Promuovere le specificità del vino italiano piuttosto che inseguire i gusti dei clienti germanofoni, «ancora poco abituati al consumo in abbinamento al cibo. Hanno un concetto di “vino da divano”, che basta a se stesso, piuttosto che di “vino da tavola” che trova la sua massima espressività nel matrimonio organolettico con ciò che si mangia», spiega lo stesso Antonio Stopper.

Una selezione dei aziende importanti

Tra le Cantine che fanno parte del catalogo di Stopper ci sono la valdostana Crotta di Vigneron, la piemontese Poderi Einaudi, la franciacortina Quadra, Conte Vistarino in Oltrepò, Perla del Garda nel comprensorio del Lugana. L’Alto Adige è rappresentato dalle etichette di Girlan, mentre il Veneto da quelle di Bertani e De Stefani. A tenere alto il vessillo della Toscana ci pensano Principe Corsini e Camigliano. In Puglia Tenute Rubino, in Sicilia Planeta e in Sardegna Pala.

In apertura: Edoardo Stopper, rappresentante della quarta generazione

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