Business

Business

“Stando uniti si è più forti”. Le voci di Gardini e Vallarino Gancia

22 Febbraio 2013 Civiltà del bere
Domenica 24 e lunedì 25, gli italiani andranno alle urne per rinnovare il Parlamento e alcune giunte regionali. Abbiamo chiesto a influenti personalità che ricoprono ruoli importanti in ambito vitivinicolo di approfittare dell’occasione per dirci quale, a parer loro, dovrebbe essere il primo provvedimento da segnare nell’agenda del futuro ministro delle Politiche agricole. In buona sostanza, se fossero proprio loro i prossimi responsabili del dicastero su quali questioni accenderebbero i riflettori? Abbiamo intervistato in merito Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi, Ettore Nicoletto, presidente del Consorzio Italia del Vino, e Mario Guidi presidente di Confagricoltura; ora è la volta di Maurizio Gardini, presidente di Fedagri Confcooperative, e Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini. GARDINI: CONCENTRARE L'OFFERTA - Mettere l'agricoltura al centro non basta. Perché questo comparto pesi davvero nella nostra economia è necessario fare sistema. Serve essere uniti per ridare linfa ai nostri consumi interni e per sapersi proporre in maniera compatta all’estero, come ha sottolineato Maurizio Gardini (Fedagri Confcooperative). «Uno dei primi elementi di sfida sarà costituire modelli aggregativi in grado di poter realmente presidiare i mercati internazionali. Da ministro, pertanto, proporrei e avvallerei ogni misura volta a favorire e incrementare la concentrazione dell’offerta. Ma per fare questo occorre organizzarsi e strutturarsi. Il tessuto imprenditoriale del nostro comparto, pur capace di produrre qualità eccellente riconosciuta e apprezzata in ogni parte del mondo, è ancora troppo fragile e frammentato». Il presidente ha le idee chiare: «Le nostre aziende hanno una sola strada davanti: puntare sui mercati che crescono; esportare diventerà sempre di più una necessità». VALLARINO GANCIA: SAPER COMUNICARE LA NOSTRA ARTICOLAZIONE TERRITORIALE - Più coesione, iniziative collettive e immagine unitaria sono ciò che anche Lamberto Vallarino Gancia (Federvini) ritiene fondamentale per il settore all’estero. Le sue osservazioni partono però da un problema interno e cioè la frammentazione. «Le nostre tantissime indicazioni geografiche e le denominazioni di origine, oltre che una non sempre coerente scala di valori tra le due, meritano una riflessione importante. Servono strumenti normativi che agevolino la composizione o l’aggregazione della produzione e introducano delle semplificazioni in sede di presentazione», ha detto. Veniamo ora alle ripercussioni sull’estero: «La  grandissima varietà che ci rende più flessibili nell’intercettare le tante sfumature di gusto dei consumatori dei mercati di tutto il mondo, non ci rende altrettanto competitivi. Non è semplice spiegare la nostra così frastagliata articolazione territoriale».

Business

Feudi di San Gregorio: nuovo progetto vinicolo nel Parco archeologico di Pompei

Sarà un’azienda a conduzione interamente biologica, con una vigna “archeologica” che nel […]

Leggi tutto

L’evoluzione di Farina Wines in 3 etichette: Alessandro, Famiglia Farina e Mezzadro alla Fontana

La storica azienda della Valpolicella Classica presenta la sua nuova era con […]

Leggi tutto

Ultima, ma non per importanza, la sostenibilità sociale

È difficile da misurare per la complessità del fattore umano che ne […]

Leggi tutto

Debutta il nuovo progetto veronese di Marilisa Allegrini, anzi due

L’imprenditrice dà un’accelerata al suo percorso personale, dopo l’uscita dal gruppo di […]

Leggi tutto

Il vino che sarà: premium, low alcol e private label in Gdo per Pietro Rocchelli

Gli assortimenti nella Grande distribuzione organizzata si amplieranno e saranno più diversificati […]

Leggi tutto

Chianti Lovers & Rosso Morellino, avanti tutta nel 2025

Nonostante le sfide del mercato, entrambi i Consorzi si preparano ad affrontare […]

Leggi tutto

Vinitaly, i numeri e le attese dell’edizione 2025

Quattromila espositori e operatori in arrivo da 140 Paesi, con 1.200 top […]

Leggi tutto

Vini dolci e cucina d’autore: la sfida alle convenzioni di Maculan

La storica Cantina di Breganze ribalta il modello che li relega al […]

Leggi tutto

Monografia impatto: ultima, ma non per importanza la sostenibilità sociale.

Per favore Accedi per vedere questo contenuto. (Non sei registrato? Registrati!)

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati