Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it
Jazz
La Grande Dame 2006 Veuve Clicquot
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Con Madeleine Peyroux - J’ai deux amours. Lei è americana (ma cresciuta a Parigi) e canta anche in francese. L’altra lei, una celebre vedova: La Grande Dame 2006 di Veuve Clicquot. I primi e delicati vocalizzi, senza strumenti, salgono morbidamente all’udito alla stregua del fine e persistente perlage. Il soffice ingresso ritmico tra batteria e contrabbasso rivela al naso raffinati aromi di bergamotto e fragolina di bosco, gli svolazzi pianistici aggiungono torrone, mandorla e marzapane. Il ritornello vocale scortato dalla chitarra scoppietta poi allegro su un palato setificato, fino alla chiusura soigné: fine, generosa e con frutta speziata.
Blues
Brunello di Montalcino 2005 Donatella Cinelli Colombini
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Con Nina Simone - I want a little sugar in my bowl. Un’interprete femminile di carisma per un’importante donna del vino, a capo dell’azienda Cinelli Colombini (Donatella): qui, col suo Brunello di Montalcino 2005. Gli iniziali, solitari accordi di piano ci dipingono il rubino profondo nel bicchiere, mentre il torpido ritmo di batteria e i primi vocalizzi aprono al naso raffinati aromi di ribes e amarena, seguiti da tabacco e pepe rosa. Se il lento ritornello spalma sul palato un corpo ampio e saporito, il fumoso sax aggiunge di suo un’amarena peposa e mentolata. La malinconia del testo ammanta di prugna e mirtillo il persistente e speziato finale.
Pop
Sauvignon blanc 2013 Cloudy Bay
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Con Lord - Buzzcut Season. Neozelandese la giovane cantautrice, idem il Sauvignon blanc 2013 firmato Cloudy Bay. In apertura, il saltellante ritmo di tastiera fa il paio con il giallo paglierino dai riflessi verdognoli del vino. Il sobrio e fresco attacco vocale incita l’inebriamento aromatico di mango, pompelmo e frutto della passione insieme a ginestra e sambuco, poi gli sparuti interventi di batteria aggiungono agrumi e peperone. A seguire, il delicato ritornello e il coretto femminile supportano egregiamente consistenza e acidità del Sauvignon, con la repentina chiusura del brano a regalarci un veloce retrogusto speziato.
Art Rock
Occhio di pernice, Vin Santo di Montepulciano Docg 2001 Avignonesi
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Con Frank Zappa - Torture Never Stops. Un abbinamento in apparenza inaudito, quello fra l’iconoclasta musicista italoamericano e un sofisticato Vin Santo di Montepulciano come l’Occhio di pernice 2001 Avignonesi. L’ipnotico incedere musicale, solo con basso, batteria e chitarra distorta, veicola alle narici sensuali aromi di caramello, biscotto, liquirizia, caffè cubano. Voce affumicata e liquide tastiere avviluppano il gusto in un denso gorgo enosonoro che asfalta il palato di spessi strati di cacao, canditi e fichi secchi. La lunghezza inusitata del brano, quasi 10 minuti, pareggia con efficacia la compatta e pervicace persistenza in gola.
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 3/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com