Piemonte
Barbera d’Asti Superiore Docg
Paolo Conte – Via con me (dall’album Paris milonga, 1981) Ascolta
Le prime note di piano suggeriscono al naso frutti rossi, vaniglia e caffè. Un agile ritmo tra spazzole e contrabbasso balla col sorso chic e balsamico, a cui il bandoneón (fisarmonica) aggiunge cenni boisé. Il violino pizzicato avvolge in gola la lunga chiusura.Grignolino d’Asti Doc
Kings of Convenience – Misread (dall’album Riot on an Empty Street, 2004) Ascolta
L’orecchiabile riff di piano è soffuso come la tinta, mentre l’ingresso di basso e batteria profuma di marasca e sottobosco. La voce aggiunge al palato tannini soft e pizzichi speziati, le corde di viola lasciano retrogusti malinconici e amarognoli.Lombardia
Franciacorta Brut Docg
Dionne Warwick – I Say a Little Prayer (dall’album The Windows of the World, 1967) Ascolta
Il coro femminile introduce il perlage fine e fitto, poi l’elegante attacco vocale invade le narici di lievito, zenzero, bergamotto. Il vivace ritornello sottolinea una bocca vinosa e carnosa, la tromba invece elabora freschi e spigliati slanci minerali.Trentino
Trentodoc Dosaggio Zero
Jorge Ben – Chove chuva (dall’album Samba Esquema Novo, 1963) Ascolta
Il samba brasiliano al ritmo di un perlage fine e persistente: la chitarra porge aromi di mela e vaniglia, la voce poi crosta di pane. Armonia e morbidezza giungono dalla batteria, la vena minerale dal puntuto pianoforte. Si chiude sfumando in mandorla.Veneto
Conegliano Valdobbiadene Docg
Malika Ayane – Tempesta (dall’album Naïf, 2015) Ascolta
Il ritmo parte fresco e incalzante, come il perlage. Col cantato, volano al naso fiori di prato e frutta a polpa bianca, confermati in bocca all’irrompere del ballabile ritornello. Al subitaneo stop finale, un’intrigante retrosapidità abbaglia la gola.Lugana Doc
Fiorella Mannoia – Una giornata uggiosa (dall’album Ho imparato a sognare, 2009) Ascolta
Il piglio bossanova, caldo e suadente, porta al naso agrumi e sambuco, la voce chiara e distinta invece sa di albicocca. Il ritmo, ondeggiante, fa scivolare in bocca una beva piena e rotonda: il flauto aggiunge note acide, le tastiere quelle minerali.Valpolicella Classico Doc
Sade – Smooth Operator (dall’album Diamond Life, 1984) Ascolta
L’intro di sax e percussioni soft ispira aromi di ciliegia e frutti di bosco, la voce invece spezie e legni lontani. Se il ritornello rivela un corpo equilibrato, elegante e amarognolo, il finale scorre tra persistenza sonora e succosi retrogusti.Friuli Venezia Giulia
Rosazzo Docg
Norah Jones – Sunrise (dall’album Feels Like Home, 2004) Ascolta
Il ritmo soft di batteria e contrabbasso schiude al naso zagara, pesca e cappero; il sussurro vocale porta al palato lime e bergamotto, chitarra e tastiere aggiungono sapidità e croccantezza. L’elegante nota boisé nel lungo finale? Merito dell’ukulele.Friuli Colli Orientali Sauvignon Doc
Gino Paoli – Sapore di sale (dall’album Basta chiudere gli occhi, 1964) Ascolta
Chitarra e batteria iniziali sanno già di estivo. Il cantato sventola sotto il naso una battigia di ananas, frutto della passione, peperone, quindi archi e sax titillano la lingua con freschi e acidi frangenti. Finale senza fine, all’udito e sul palato.Emilia Romagna
Lambrusco di Sorbara Doc
Ligabue – Lambrusco e popcorn (dall’album Lambrusco, coltelli, rose & popcorn, 1991) Ascolta
Se l’attacco di chitarra e batteria scoppietta come la spuma rosata nel bicchiere, le note vocali portano al naso viola, fragola e lampone. Al contagioso ritornello, esplode in bocca la piena fragranza fruttata: fresca e gioiosa fino al sapido finale.Toscana
Bolgheri Doc
Ornella Vanoni – Amore caro, amore bello (dall’album E poi… la tua bocca da baciare, 2001) Ascolta
Il primo ritmo pulsa come la cupa tinta rubino; poi, con la voce soft, arrivano aromi di frutto nero e note balsamiche. Basso e chitarra arrotondano il palato, tocchi di piano tessono la fitta trama tannica, ampie fughe di archi persistono in chiusura.Chianti Classico Gran Selezione Docg
Tina Turner – What’s Love Got To Do With It (dall’album Private Dancer, 1984) Ascolta
Inizio in sordina: aromi di viole e prugne, più la voce roca che odora di cuoio e tabacco. Poi il ritmo sale e il ritornello irrompe in bocca fra intensità e tannicità, mentre le ficcanti tastiere aggiungono note speziate. Chiusura sfumata e raffinata.Marche
Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg
Miles Davis – So What (dall’album Kind of Blue, 1959) Ascolta
I delicati tocchi pianistici svelano un bouquet di acacia e agrumi, batteria e contrabbasso sostengono il sorso fresco e solido, gli spumeggianti assoli di tromba spruzzano note sapide. E il calando ritmico finale lascia l’amaro (di mandorla) in bocca.Abruzzo
Trebbiano d’Abruzzo Doc
Amy Winehouse – Back to Black (dall’album omonimo, 2006) Ascolta
Si parte a ritmo Sixties e voce bassa, con sentori di fiori bianchi e frutta gialla. Basso e batteria delineano in bocca un corpo agile e fresco, mentre l’incalzante riff di piano manda decisi spruzzi salini. In coda, tocchi di campana ammandorlati.Campania
Fiano di Avellino Docg
Teresa De Sio – Voglia ’e turnà (dall’album Teresa De Sio, 1982) Ascolta
Voce solare e dialetto partenopeo scaldano le narici tramite miele e frutta matura. Quando parte l’orecchiabile ritornello, irrompe un sorso sensuale e avvolgente, eppure fine e misurato: la chitarra sparge accordi iodati, le tastiere irrorano acidità.Puglia
Salice Salentino Doc
Vinicio Capossela – Che coss’è l’amor (dall’album Camera a sud, 1994) Ascolta
L’incipit mambeggiante svela frutti e legni di sottobosco. Sax insinuante e voce rauca portano al palato armonie tanniche e alcolici equilibri, col ritornello che ogni volta sparge acidità sulle papille gustative. Lo stop è improvviso, la persistenza no.Calabria
Cirò Doc
Cesaria Evora – Angola (dall’album Miss Perfumado, 1999) Ascolta
Piano e battiti di mano esaltano l’aroma vinoso di prugna, marasca, sottobosco. La voce malinconica affonda nel gusto intenso e corposo, con violino e cavaquinho a estrarre freschezza e sapidità marina. Il coro finale scorta la speziata persistenza.Sicilia
Sicilia Grillo Doc
Kaballà – Paroli d’amuri (dall’album Le vie dei canti, 1993) Ascolta
Sound folkeggiante e dialetto siculo veicolano al naso pesca, mango e papaia. Il violino detta il leitmotiv anche nel bicchiere, svelando armoniose ampiezze dove contrabbasso e batteria ficcano sapidità e acidità. Allo stop finale, il vino non si ferma.Noto Doc
Agricantus – Carizzi r’amuri (dall’album Tuareg, 1996) Ascolta
Il terroir è Med: percussioni afro e vocalizzi berberi sanno di zagara, miele, cedro candito. Ritmo cammellato e dialetto siculo spalmano poi sul palato, fra gli sprazzi minerali delle tastiere, uva passa e frutta secca. Sexy e barocco il finale sfumato.Sardegna