Il campione mondiale della 4° edizione di pesto al mortaio - tenutosi a Genova lo scorso 17 marzo nel salone del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale - si chiama Sergio Muto, è di origine calabrese e vive da parecchi anni in Germania, dove ha aperto una gastronomia e organizza corsi di cucina, tra cui la preparazione del vero pesto genovese. Il vincitore del Genoa Pesto World Championship incarna dunque alla perfezione il ruolo di “ambasciatore del pesto” in una competizione che ha visto nei dieci finalisti una partecipazione di quasi la metà di concorrenti stranieri.
UN CAMPIONATO MONDIALE - L’idea del campionato nasce nel 2008 dalla volontà di Roberto Panizza, contitolare di negozi di specialità alimentari a Genova ed egli stesso produttore di pesto, di mettere in luce un prodotto tipico frutto di un'altra grande materia prima esclusiva ligure: il basilico genovese Dop. Da subito, per portare avanti l’iniziativa, viene fondata l’associazione Palatifini.
TRA I FINALISTI NESSUN RISTORATORE - La gara è aperta a tutti. Tra i finalisti dell’edizione 2012 non vi era alcun ristoratore, bensì, tra gli altri, due medici, un informatico, un imprenditore, un fisico nucleare. I concorrenti avevano a disposizione venti minuti per realizzare il pesto al mortaio con ingredienti forniti dall’organizzazione: aglio di Vessalico, pinoli delle pinete toscane, sale delle Saline di Trapani, fiore sardo, parmigiano reggiano, olio Dop Riviera Ligure e, naturalmente, basilico genovese Dop.