Mondo

Mondo

Gli scioperi in Ontario bloccano la vendita di alcolici

18 Luglio 2024 Anita Franzon
Gli scioperi in Ontario bloccano la vendita di alcolici

Il monopolio dell’alcol canadese nella provincia dell’Ontario è fermo. Quasi 10.000 lavoratori del Liquor Control Board of Ontario sono in sciopero da venerdì 5 luglio bloccando la vendita di alcolici oltre al lavoro di 680 rivenditori e 18.000 clienti all’ingrosso tra ristoranti e bar.

Per approfondimenti: Meininger’s International, CBC, JancisRobinson.com e JancisRobinson.com

Il Canada gestisce le vendite di vino, birra e liquori in modo da avere il controllo delle vendite. Ogni provincia, però, segue regole e modalità differenti. Nel caso dell’Ontario, il Liquor Control Board of Ontario (LCBO) gestisce direttamente o indirettamente la maggior parte dei negozi e liquor store.

Perché i lavoratori scioperano?

Si tratta, però, del primo sciopero da quando LCBO è nato, nel 1927. Lo sciopero è stato indetto come reazione alla proposta di Doug Ford, premier dell’Ontario, che vuole cambiare le regole su come viene venduto l’alcol nella provincia canadese per mantenere la sua promessa elettorale del 2018. Il governo Ford ha intenzione di creare la possibilità – entro il 2026 – di vendere alcolici e in particolare i ready to drink, al di fuori del monopolio a favore del libero mercato, ma l’Ontario Public Service Employees Union (OPSEU) teme la perdita di posti di lavoro. Così, a giugno, il 97% dei lavoratori della LCBO ha votato per lo sciopero totale. Avrebbero dovuto restare aperti cinque centri di distribuzione per garantire il rifornimento del settore Horeca., ma anche questo piano è stato annullato (Meininger’s International).

Lavoratori pronti a fare la storia

Come spiega Mike Crawley della CBC, il sindacato chiede al governo di Doug Ford di revocare la sua decisione. «I lavoratori della LCBO sono pronti a fare la storia», ha detto ai giornalisti Colleen MacLeod, responsabile del comitato degli alcolici dell’OPSEU. Oltre al mantenimento dei posti di lavoro, il sindacato chiede aumenti salariali, più contratti a tempo pieno, protezione e una riorganizzazione dei luoghi in cui si vendono i prodotti alcolici (JancisRobinson.com).

Che succede ora?

Dopo i primi giorni di chiusura, lo sciopero si è intensificato, lasciando i ristoranti, i bar e i market senza rifornimenti e con gli scaffali sempre più vuoti. Gli appassionati di vino della regione canadese potrebbero così rimanere a bocca asciutta. Per questo motivo, la critica e giornalista enologica Jancis Robinson si è impegnata ad attivare sul suo forum consigli su cantine dell’Ontario da cui poter ordinare vino direttamente (JancisRobinson.com).

Lo sciopero non mostra segni di cedimento

Diversi giorni dopo l’inizio dello sciopero, i lavoratori non hanno ancora mostrato segni di cedimento. In risposta, LCBO ha dichiarato di voler “mantenere i più alti standard di servizio possibili durante questo periodo difficile” assumendo, di conseguenza, nuovi lavoratori per far fronte alle richieste on line e ridurre al minimo i disagi. Gli operatori del settore Horeca hanno infatti la possibilità di ordinare online prodotti di cui hanno bisogno e anche i residenti in Ontario possono acquistare una quantità limitata di alcol dal sito LCBO e riceverla a casa. Sul suo sito, però, il monopolio avverte dei ritardi. Al di là degli attuali problemi di reperimento degli alcolici, il governo dell’Ontario ha chiesto che il sindacato ritorni al tavolo delle trattative.

Foto di apertura: © OpenClipart-Vectors da Pixabay

Mondo

La guerra dei dazi di Trump: il mondo del vino (e non solo) in bilico

L’impatto economico dei dazi imposti dall’amministrazione Trump ha già sconvolto il commercio […]

Leggi tutto

ProWein perde la leadership tra le fiere europee del vino

Anche per la storica manifestazione di Düsseldorf, andata in scena tra il […]

Leggi tutto

La leggerezza dei Kabinett

Nascono soprattutto da uve Riesling. Sono vini freschi e poco alcolici, dove […]

Leggi tutto

Dazi Usa: stop di 90 giorni, ma rimane il 10% sulle esportazioni

Novanta giorni di pausa, così ha dichiarato il 9 aprile il presidente […]

Leggi tutto

Champagne Deutz a una svolta con il nuovo importatore Sagna

In pochi mesi sono cambiate tante cose in una delle storiche Maison […]

Leggi tutto

Alsace Rocks! in tour: viaggio alla scoperta dei vini d’Alsazia

Quattro tappe – due a Milano, una a Parma e una a […]

Leggi tutto

Stag’s Leap Wine Cellars (Marchesi Antinori) acquisisce Arcadia Vineyard

Un vigneto iconico, idilliaco di nome e di fatto, situato nella zona […]

Leggi tutto

Il Rinascimento della Rheinhessen

Dopo i fasti del passato e il declino a seguito della Prima […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati