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San Calogero – Sciacca (Agrigento)

4 Aprile 2011 Civiltà del bere

Carta dei vini

Seleziona i vini: Antonino, il titolare. A 14 euro: Alastro ’08 Planeta e Colomba Platino ’08 Duca di Salaparuta. A 16 euro: Insolia Cubìa ’07 Cusumano e La Fuga ’08 Donnafugata. A 17 euro: Nero d’Avola ’07 Feudo Principi di Butera. A 18 euro: Vigna di Gabri ’08 Donnafugata. A 20 euro: Chardonnay Jalè ’07 Cusumano e Nozze d’Oro ’08 Tasca d’Almerita. A 22 euro: Cuvée 28 Rotari. A 24 euro: Pinot nero ’08 Cusumano. A 26 euro: Tancredi ’06 Donnafugata. A 28 euro: Nero d’Avola Santa Cecilia ’06 Planeta e Cellarius Berlucchi. A 30 euro: Cometa ’08 Planeta. A 35 euro: Hugonis ’04 Rapitalà. A 38 euro: Perlè Ferrari.

Il ristorante

(e.c.) Titolare: Antonino Craparo. Cuoco: Giuseppe Craparo. Vicino all’antico convento di San Calogero, qui, grazie all’intraprendenza e al lavoro duro di Antonino, il titolare, si mangia seguendo la filosofia del chilometro zero: pane, grissini, pasta, affumicati e dolci sono rigorosamente fatti in casa; verdure, ortaggi, agrumi, olio ed erbe aromatiche sono di produzione propria e il pesce è solo quello che arriva fresco ogni mattina al porto di Sciacca. Si comincia con un’insalatina di arance e finocchi con olive verdi e acciughe o un frittino di pesce, perfetto. Tra i primi piatti è indimenticabile in cous-cous di pesce con zuppa di molluschi e crostacei e sono eccellenti gli spaghetti alla chitarra con le sarde. Nonostante sia zona di pesce, la carne, soprattutto al carbone o alla griglia è ottima: filetto di manzo, stinco o costoletta di maiale che sia, oppure si può optare per il pescato d’amo al forno, in poche parole, quel che passa il mare. Per chiudere in bellezza, arrivano i dolci: cannolo di ricotta con sorbetto al mandarino o il tortino caldo al cioccolato con salsa di vaniglia e gelato nocciola.    

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