Quanto fa bene, quanto fa male il vino alla salute? Il tema è di moda, tutte le occasioni sono buone per parlarne, i giornali ci marciano, molti studiosi lo sfruttano per conquistare visibilità. Ma questo succede con tutte le mode, il punto è un altro: è che il tema è uno solo ma gli schieramenti che lo affrontano sono due. Da un lato, gli amanti del vino sbandierano ricerche che individuano nella bevanda di Bacco sempre nuove virtù terapeutiche, tanto che prima o poi si scoprirà che il suo moderato consumo può servire anche per evitare l’Aids (in che modo? Bevuto prima o dopo? La risposta esatta è: bevuto invece). Esagerati? Certo, ma anche dall’altro lato non si scherza. Qui sono schierati gli ossessionati dall’alcolismo, che del vino percepiscono esclusivamente la gradazione etilica e poiché si preoccupano per la salute dei loro connazionali escogitano sempre nuove proposte dalle finalità proibizioniste. Queste divergenze parallele si incontreranno all’infinito? È auspicabile, visto che la gente beve vino perché è buono, non perché fa bene o male alla salute.
