«Non riusciamo a spiegarci tanta subdola cattiveria né quale risentimento abbia animato questo vigliacco sabotaggio». La produttrice Ottavia Giorgi di Conte Vistarino, storica Cantina dell'Oltrepo Pavese, commenta ancora incredula la triste vicenda che nei giorni scorsi ha visto protagonista la sua azienda. Nella notte del 5 dicembre "ignoti" si sono introdotti nella cantina di Rocca de' Giorgi (in foto) per svuotare una parte dei vasi vinari. Il risultato? Persi 5.300 ettolitri di vino della vendemmia 2016.
Vocazione Pinot nero
Sono partite le indagini sul sabotaggio da Conte Vistarino. «Non abbiamo ricevuto minacce, né richieste estorsive. In questi giorni abbiamo mantenuto il massimo riserbo per agevolare le indagini, perché ci auguriamo che venga rapidamente scoperto il colpevole», spiega Ottavia Giorgi. Conte Vistarino è fra le realtà storiche dell'Oltrepò Pavese: la tenuta di 870 ettari (200 vitati, di cui 140 allevati a Pinot nero) è situata nella valle di Scuropasso. La Cantina da anni conduce un lavoro sperimentale di zonazione dedicato al Pinot nero. Fu proprio il Conte Augusto Giorgi di Vistarino a introdurre questo vitigno nobile nel territorio, portandolo dalla Francia a metà del XIX secolo.
Lavorare per un Oltrepò Pavese sempre più forte
«Conte Vistarino sta vivendo una fase positiva, siamo apprezzati dalla critica e dai consumatori, abbiamo concluso la vendemmia 2016 con soddisfazione e proprio in questi giorni stiamo per sottoscrivere il contratto per l’avvio dei lavori di ristrutturazione della storica cantina di VillaFornace», ha comunicato la produttrice. «Il danno è stato enorme ma non cederemo, anzi troveremo nelle persone, nella terra e nella nostra storia le energie che ci permetteranno di portare avanti il sogno di un Oltrepò Pavese sempre più forte».