Un movimento nato di recente e chiamato Rosautoctono mira a promuovere i vini rosa storici d’Italia come qualcosa di più di un semplice trend del momento.
Lo racconta su Punch la scrittrice di libri sul vino Katherine Cole. Il rosato non è, infatti, un nuovo stile di vino; in Italia, per esempio, molte regioni da nord a sud vantano una lunga storia di vini rosa. Eppure, si legge nell’articolo: «Gli italiani sono piuttosto ignoranti su questa tipologia di vini».
Non chiamatelo rosato
Per colmare la lacuna nel 2019 è stato fondato l’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano i cui membri sono regioni vinicole con una lunga storia di produzione rosa orientata alla qualità, come i vini Chiaretto del Lago di Garda, della Valtènesi, il Cerasuolo d’Abruzzo, le Dop Salice Salentino e Castel del Monte in Puglia e il Cirò di Calabria.
Questa notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.