Orrendo neologismo con cui si definisce il settore commerciale dei prodotti da regalo. È un piccolo mondo in cui il vino ha assunto negli ultimi anni un ruolo strategico: la bottiglia di pregio è un regalo dal prezzo accessibile ma dal valore simbolico variegato e complesso, in cui si mescolano il richiamo della natura e le suggestioni della cultura. Però quando si affida la scelta del regalo agli specialisti della regalistica, come fanno le aziende in questo periodo, qualche pericolo lo si corre, perché sarà fatalmente un regalo individuato per soddisfare le esigenze di chi lo paga, non di chi lo riceve. Perciò capita talvolta che la bottiglia di vino venga inviata a un astemio, molto più spesso che sia un prezioso gioiello donato a chi non ne conosce il valore (si verifica pure il contrario: il prodotto di basso profilo regalato a un autentico buongustaio). Ma nessuno se la prende perché tra Natale e l’Epifania basta far entrare in scena un personaggio taumaturgico non riconosciuto dalla Chiesa che però risolve il problema: è il Santo Riciclo.
