Scienze

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Recioto di Gambellara: si pensa alla zonazione dei cru

20 Gennaio 2011 Monica Sommacampagna
In attesa della prima pigiatura pubblica della Garganega vendemmiata l’anno scorso, che si svolgerà domenica 23 gennaio a Zermeghedo (Vicenza), Franco Cavallon, direttore del Consorzio Tutela Vini Doc Gambellara, ci anticipa alcuni dati sull’annata 2010. La produzione si stima in linea con quella del 2009, che aveva visto 334.819 kg di uva e un totale di 153.288 litri di vino. Merito dell’andamento climatico primaverile-estivo positivo registrato l’anno scorso: «Le piogge hanno infatti garantito un rigoglio vegetativo ottimale – ha detto Cavallon – Il tempo soleggiato tra fine agosto e la prima settimana di settembre ha inoltre avvantaggiato la maturazione e la raccolta delle uve per la produzione di Recioto di Gambellara». Il passito, che ha ottenuto la Docg nel 2008, viene ottenuto dalla vinificazione di parti selezionate di grappoli (“recie”) “appicate” alle travi o poste su graticci in granai arieggiati. Prodotto da 19 cantine del Vicentino, genera un fatturato medio di 2 milioni di euro l’anno ed è disponibile nelle versioni Recioto di Gambellara classico e spumante. Domenica, in particolare, si svolgerà la tradizionale cerimonia dei “picai”: dopo tre mesi di appassimento i migliori grappoli di Garganega saranno portati in piazza da figuranti in costume a bordo di mezzi agricoli d’epoca e verranno spremuti con un antico torchio di legno. Madrina dell’evento la vicentina Giulia Nicole Magro, seconda classificata a Miss Italia. Ma i progetti del Consorzio per valorizzare la Docg vicentina non si fermano con la pigiatura e guardano al terroir per esaltare ancora di più le caratteristiche di questo vino da dessert dorato, che profuma di frutta matura con accenti di vaniglia: «Abbiamo in programma la zonazione dei cru del Recioto di Gambellara in collaborazione con Veneto Agricoltura» ci preannuncia Franco Cavallon.

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