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Ramandolo Docg: un anno positivo dopo la fusione con il Consorzio Colli Orientali

14 Gennaio 2011 Civiltà del bere
Il 2010 è stato un anno positivo  per i produttori del Ramandolo Docg, soprattutto dopo la fusione avvenuta tra il loro Consorzio e quello dei Colli Orientali del Friuli, che risale a novembre 2009. Gli eventi organizzati da marzo a dicembre per promuovere il dolce nettare che nasce sulle pendici del monte Bernadia, nei comuni di Nimis e Tarcento (Udine), hanno dato i loro frutti sia in termini di partecipazione dei professionisti del settore sia delle Case vinicole. Sono state ben 10 le degustazioni guidate riservate agli operatori che si sono svolte in diverse località del Nord Italia: Bologna, Volta Mantovana, Monza, Sondrio, Treviso, Como, Cremona, Trieste, Candiana (Padova) e Belluno. E a ognuna hanno presentato i loro vini almeno 6 delle oltre 20 aziende produttrici del territorio ed erano presenti mediamente una novantina di addetti ai lavori. «Un bilancio positivo», ha commentato Sandro Vizzutti, vicepresidente vicario del Consorzio unificato e portavoce al suo interno della commissione Ramandolo. «È importante sottolineare come in queste uscite siano state coinvolte a rotazione ben 20 delle 23 aziende che utilizzano la denominazione, il che significa che la strada intrapresa è quella giusta». A queste iniziative si aggiungono quelle tradizionali rivolte ai consumatori: come la Festa del Prosciutto di Sauris, che si è svolta a luglio, Friuli Doc a Udine, a settembre, Ein Prosit a Tarvisio, a novembre, e il debutto della manifestazione Oro di Ramandolo a Nimis e Tarcento, il 15 maggio. Quest’ultima, per l’edizione 2011, sarà ampliata a un intero weekend (13-15 maggio).

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