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Quanto sarà lunga l’onda dell’export?

12 Settembre 2019 Luigi Pelliccia
Quanto sarà lunga l’onda dell’export?

L’avvio 2019 è stato lusinghiero per il food and beverage, con aumenti della produzione di vino del +5,9% e delle esportazioni del +4% in valore. Ma le prospettive si stanno complicando a causa di politiche commerciali mondiali conflittuali.

Il 2019 è stato davvero premiante, fin qui, per il food and beverage nazionale. I trend di inizio anno sono stati superiori a ogni aspettativa, sia in assoluto che, soprattutto, a confronto con quanto è successo sul fronte generale del manifatturiero del Paese.

Produzione alimentare batte industria

Due dati su tutti: produzione e fatturato. La produzione alimentare ha evidenziato, nell’aprile scorso, un +4,9% a parità di giornate lavorative sull’aprile 2018. Ne è uscito un aumento, nel primo quadrimestre, del +2,2% a parità di giornate sullo stesso periodo 2018. Che significa un passo doppio rispetto al consuntivo 2018 (+1,1%). Alcuni comparti alimentari si sono smarcati in positivo, rispetto dall’andamento medio di settore. Sul quadrimestre hanno fatto spicco, a parità di giornate: la “distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici” (+23,9%); il “pane e prodotti di pasticceria freschi” (+8,4%); i “succhi di frutta e ortaggi” (+7,6%); l’“alimentazione per animali” (+6,7%), i “vini da uve” (+5,9%), “cacao, cioccolato caramelle e confetterie” (+5,2%) e la “birra” (+5,1%).

Produzione alimentare batte industria

Guardiamo che è successo a fianco. La produzione dell’industria italiana nel suo complesso, nel confronto aprile 2019/18, ha evidenziato una caduta del -1,5% a parità di giornate, che ha portato il trend sul quadrimestre sul -0,7%. Diversamente dall’alimentare, il grande aggregato industriale ha mostrato, perciò, una netta involuzione e un andamento speculare rispetto al +0,8% con cui aveva chiuso il 2018. Sull’andamento flettente del grande aggregato manifatturiero hanno pesato, fra gli altri: la “metallurgia e i prodotti in metallo” (-3,7%), i “mezzi di trasporto” (-3,6%) e i “prodotti farmaceutici” (-3,6%).

Inizio anno brillante per il food & beverage

Infine, sul fronte del fatturato, l’industria alimentare ha registrato in aprile un +5,5% sullo stesso mese 2018. Anche in questo caso il trend di settore è risultato largamente premiante rispetto a quello del totale industria, che ha segnato in parallelo un debole -0,7%. Inoltre, il passo del settore alimentare ha accelerato rispetto al +2,0% del consuntivo 2018. Sintesi. Il food and beverage ha cominciato l’anno col rullo dei tamburi, affermandosi, di gran lunga, come il settore più brillante nel panorama manifatturiero nazionale.

La classifica delle prime 20 destinazioni delle esportazioni dei nostri vini e mosti in volume

Spicca l’export di acquaviti, liquori e birre

Per capire dove si appoggia questo sprint di settore non serve il Commissario Montalbano. La spinta, manco a dirlo, sta nell’export, che si conferma ancora una volta come il grande driver dello sviluppo e l’artefice specifico di questi exploit. Nel 1° trimestre, le esportazioni dell’industria alimentare hanno raggiunto infatti quota 8.243,9 milioni di euro, con un +7,9% sullo stesso periodo 2018. Siamo di fronte a un tasso superiore al consuntivo 2018 (+3,4%) e a quello del 2017 (+7,0%). A fianco, l’export primario ha segnato nel trimestre una quota di 2.178,8 milioni (-0,5%), mentre il totale agroalimentare ha raggiunto i 10.422,7 milioni (+6,1%).

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