L’avvio 2019 è stato lusinghiero per il food and beverage, con aumenti della produzione di vino del +5,9% e delle esportazioni del +4% in valore. Ma le prospettive si stanno complicando a causa di politiche commerciali mondiali conflittuali.
Il 2019 è stato davvero premiante, fin qui, per il food and beverage nazionale. I trend di inizio anno sono stati superiori a ogni aspettativa, sia in assoluto che, soprattutto, a confronto con quanto è successo sul fronte generale del manifatturiero del Paese.
Produzione alimentare batte industria
Due dati su tutti: produzione e fatturato. La produzione alimentare ha evidenziato, nell’aprile scorso, un +4,9% a parità di giornate lavorative sull’aprile 2018. Ne è uscito un aumento, nel primo quadrimestre, del +2,2% a parità di giornate sullo stesso periodo 2018. Che significa un passo doppio rispetto al consuntivo 2018 (+1,1%). Alcuni comparti alimentari si sono smarcati in positivo, rispetto dall’andamento medio di settore. Sul quadrimestre hanno fatto spicco, a parità di giornate: la “distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici” (+23,9%); il “pane e prodotti di pasticceria freschi” (+8,4%); i “succhi di frutta e ortaggi” (+7,6%); l’“alimentazione per animali” (+6,7%), i “vini da uve” (+5,9%), “cacao, cioccolato caramelle e confetterie” (+5,2%) e la “birra” (+5,1%).
Produzione alimentare batte industria
Guardiamo che è successo a fianco. La produzione dell’industria italiana nel suo complesso, nel confronto aprile 2019/18, ha evidenziato una caduta del -1,5% a parità di giornate, che ha portato il trend sul quadrimestre sul -0,7%. Diversamente dall’alimentare, il grande aggregato industriale ha mostrato, perciò, una netta involuzione e un andamento speculare rispetto al +0,8% con cui aveva chiuso il 2018. Sull’andamento flettente del grande aggregato manifatturiero hanno pesato, fra gli altri: la “metallurgia e i prodotti in metallo” (-3,7%), i “mezzi di trasporto” (-3,6%) e i “prodotti farmaceutici” (-3,6%).
Inizio anno brillante per il food & beverage
Infine, sul fronte del fatturato, l’industria alimentare ha registrato in aprile un +5,5% sullo stesso mese 2018. Anche in questo caso il trend di settore è risultato largamente premiante rispetto a quello del totale industria, che ha segnato in parallelo un debole -0,7%. Inoltre, il passo del settore alimentare ha accelerato rispetto al +2,0% del consuntivo 2018. Sintesi. Il food and beverage ha cominciato l’anno col rullo dei tamburi, affermandosi, di gran lunga, come il settore più brillante nel panorama manifatturiero nazionale.
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Spicca l’export di acquaviti, liquori e birre
Per capire dove si appoggia questo sprint di settore non serve il Commissario Montalbano. La spinta, manco a dirlo, sta nell’export, che si conferma ancora una volta come il grande driver dello sviluppo e l’artefice specifico di questi exploit. Nel 1° trimestre, le esportazioni dell’industria alimentare hanno raggiunto infatti quota 8.243,9 milioni di euro, con un +7,9% sullo stesso periodo 2018. Siamo di fronte a un tasso superiore al consuntivo 2018 (+3,4%) e a quello del 2017 (+7,0%). A fianco, l’export primario ha segnato nel trimestre una quota di 2.178,8 milioni (-0,5%), mentre il totale agroalimentare ha raggiunto i 10.422,7 milioni (+6,1%).
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