Scienze

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Progetto ProSECCo: gli scarti di potatura diventano energia e compost

21 Maggio 2013 Elena Erlicher
Si chiama ProSECCo, ma non si beve! È il Progetto di PROduzione Sostenibile di Energia da Combustione e di Compost promosso nell'area del Conegliano Valdobbiadene, nell'ambito del Piano di sviluppo rurale del Veneto, e vede coinvolti il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, l'Università di Padova e la Cantina Produttori di Valdobbiadene. Obiettivo dello studio è l'eliminazione delle biomasse originate dai processi di gestione del vigneto e di vinificazione, primi fra tutti sarmenti (tralci della vite) e vinacce. Questo anche al fine di evitare la cosuetudine, peraltro vietata, di bruciare all'aperto tali residui. ENERGIA TERMICA PER LA CANTINA E HUMUS PER I VIGNETI - I risultati, illustrati dal professor Raffaele Cavalli dell'Università di Padova il 9 maggio all’Auditorium Celestino Piva di Valdobbiadene (Treviso), hanno confermato che è possibile utilizzare i sarmenti di vite come combustibile per la produzione di energia termica, da impiegare in cantina, a patto di installare caldaie di media-alta potenza, con filtri che eliminano l'emissione di polveri sospese. Dal compostaggio dei sarmenti in combinazione con le vinacce, invece, si può ottenere humus per i vigneti e arricchire le sostanze organiche del suolo. Inoltre, i sarmenti utilizzati sono bio-sanificati, cioè liberati dai residui dei fitofarmaci distribuiti nel vigneto e dagli eventuali patogeni del legno, attraverso l'inoculamento di funghi antagonisti. Sebbene la validazione di questa tecnica richieda degli anni, si potranno apprezzare risultati come un maggior accrescimento vegetativo e della quantità/qualità delle uve prodotte e un aumento della diversità fungina nel terreno. L'APPLICAZIONE IN ALTA COLLINA - Per quanto riguarda le zone di alta collina, saranno messe a punto, in una seconda fase del progetto, attrezzature e tecniche di trasporto dei tralci nei vigneti ad alta pendenza. I risultati del progetto saranno utilizzati per redigere delle buone pratiche di gestione da adottare nel territorio del Conegliano Valdobbiadene, che permetteranno di conciliare sempre di più la viticoltura con la qualità dell’ambiente.

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