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Principi di Porcia: una centrale elettrica da bio gas e vini ecocertificati

10 Luglio 2012 Civiltà del bere
Ottocento anni, ovvero 55 generazioni: non sono molte le Case vinicole – in Italia, ma non solo – a poter vantare una storia come quella dell’azienda dei Principi di Porcia. Una realtà orgogliosa del suo passato, ma fortemente proiettata nel futuro, con un progetto di ecosostenibilità delle sue produzioni che ha destato vivo interesse nei giornalisti della stampa specializzata in visita alla Fattoria di Azzano, fiore all’occhiello dell’azienda. UNA VITICULTURA TRADIZIONALE - Con i suoi 850 ettari (150 quelli destinati alla produzione vitivinicola), Principi di Porcia è senz’altro leader nel panorama vinicolo del Friuli Venezia Giulia, dove ha le sue sedi (i terreni sono a cavallo tra la provincia di Pordenone ed il Veneto orientale). L’ecosostenibilità dell’azienda poggia su una filosofia produttiva da sempre rispettosa dell’ambiente, come illustra agli ospiti Guecello di Porcia, basata sul modello agricolo tradizionale della rotazione delle colture e sulla diversificazione mirata, e recentemente integrata con tre progetti di investimento. ECOLOGIA E AUTOSUFFICIENZA - Ad Azzano (Pordenone), la fattoria ha raggiunto il pareggio energetico grazie alla installazione di 2500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici sulle copertura dei fabbricati (allevamenti, cantina, depositi). A Porcia (Pordenone), nei pressi del castello di famiglia, vi è la centrale idroelettrica che garantisce il fabbisogno energetico della cantina storica. Tra poche settimane, la sostituzione della turbina, cuore dell’impianto, consentirà di portare la produzione e dagli attuali 180.000 kw a 300.000 kw annui. L'ULTIMO PRODOTTO: ENERGIA ELETTRICA DA BIOGAS - L’investimento più rilevante è quello inaugurato meno di un anno fa, sempre ad Azzano: una centrale da 1 megawatt per la produzione di energia elettrica da biogas integrata nel ciclo produttivo aziendale, perché alimentata con colture cerealicole dedicate, vinaccia da viticoltura e reflui zootecnici dell'allevamento bovino. Tra i prodotti “trasformati” dell’azienda vi è ora anche l’energia elettrica: vengono immessi in rete e ceduti all’Enel 8.400.000 kw annui, pari al consumo di 2850 persone. LA CERTIFICAZIONE ECO - La scelta “ecosostenibile” è testimoniata dalla certificazione Iso 50001 (ente certificatore Csqa), che permette all’azienda di apporre sui suoi prodotti (per ora i vini in bottiglia delle linee Ca’ Bembo e Fattoria di Azzano) il marchio Energy Saving Company. «Scegliere i vini delle nostre cantine» ha commentato Guecello di Porcia «significa acquistare con maggiore consapevolezza non solo ciò che si beve, considerando che il vino è un alimento, ma anche ciò che si “consuma” in termini di conseguenze ambientali».

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