È stato presentato questa mattina a Milano, Opera Wine, l'evento che Veronafiere ha voluto realizzare con la rivista Usa Wine Spectator e che si animerà alla vigilia del prossimo Vinitaly, sabato 24 marzo 2012. Momento clou di Opera Wine sarà il grand tasting “Finest Italian Wines / 100 Great Producers”.
Stevie Kim, consulente della Direzione generale di Veronafiere e responsabile di Vinitaly in the World, ha coinvolto nell’iniziativa il tasting director di Wine Spectator, Bruce Sanderson. Questi ha selezionato un’ampia rosa di aziende vinicole italiane che, in base ai punteggi ottenuti dai propri vini, sono meritevoli di partecipare a Opera Wine.
Solo i primi 100 che aderiranno al progetto, che comporta un esborso di € 1.000 come quota di partecipazione, saranno protagonisti del grand tasting nel pomeriggio del 24 marzo. Finora sono 86 i great producers che si sono prenotati: Aldo Conterno, Allegrini, Altesino, Antinori, Argentiera, Argiolas, Caprai, Barone Ricasoli, Bellavista, Bertani, Braida, Ca’ del Bosco, Cantina Terlano, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Ama, Castello di Volpaia, Castelluccio, Ceretto, Zaccagnini, Col d’Orcia, Cusumano, Damilano, di Majo Norante, Donnafugata, Drei Donà, Duca di Salaparuta, Falesco, Le Pupille, Fattoria Zerbina, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Fonterutoli, Gaja, Gancia, Bruno Giacosa, Giuseppe Mascarello, Pieropan, Les Crêtes, Livio Felluga, Sandrone, Lunae Bosoni, Lungarotti, Frescobaldi, Marco Felluga, Masciarelli, Masi, Mastroberardino, Mezzacorona, Chiarlo, Montevetrano, Nino Negri, Nozzole - Folonari, Scavino, Pecchenino, Petrolo, Pio Cesare, Planeta, Prunotto, Renato Ratti, Anselmi, Rocca delle Macìe, San Felice, Santa Margherita, Nardi, Siro Pacenti, Tasca d’Almerita, Tedeschi, Ornellaia, Tenuta di Biserno, San Guido, Sette Ponti, Tenute Sella & Mosca, Terre Bianche, Terredora di Paolo, Testamatta, Tommasi, Tormaresca, Umani Ronchi, Vietti, Zenato, Zonin.
L’evento avrà luogo nell’antico Palazzo della Ragione, in un «ambiente elegante, semplice e funzionale, dove vogliamo che sia protagonista il vino», ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani durante la conferenza stampa di stamani all’hotel Principe di Savoia di Milano.
Si tratterà di un walk-around tasting. Ciascuna azienda avrà una postazione (Civiltà del bere è in grado di presentarvi in anteprima il progetto del layout espositivo) e presenterà un vino particolarmente rappresentativo della sua storia e del territorio nel quale opera. Dalle 15.30 alle 17.30 Opera Wine accoglierà gli operatori professionali, dalle 18.00 alle 20.00, invece, le porte saranno aperte ai consumatori, che potranno acquistare i biglietti (si parla di € 100 per l’ingresso, ma il prezzo è ancora da definire) direttamente on-line sul sito della manifestazione: www.operawine.it. La mattina sarà dedicata a due seminari di approfondimento, i cui dettagli sono ancora da definire, ma che con ogni probabilità saranno focalizzati sui mercati Usa e Cina.
Alla conferenza milanese era presente il presidente di Veronafiere Ettore Riello, che ha commentato: «Noto uno scollamento tra il prodotto italiano di eccellenza e i meccanismi promozionali. Siamo invece fortemente convinti della qualità dei nostri prodotti e Veronafiere desidera dare un piccolo contributo per valorizzarli». Opera Wine, nell’idea del presidente, sarà «il lancio di Vinitaly. Veronafiere ha il vantaggio di gestire in proprio la maggior parte delle sue fiere, per questo possiamo utilizzare tutte le leve del marketing mix per la riuscita delle stesse. Così, attraverso eventi come Opera Wine, Vinitaly si dimostra sempre più dinamico e attraente».
Il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, con pragmatismo ha detto: «il nostro obbiettivo è realizzare prodotti che corrispondano alle attese dei clienti. L’evento con Wine Spectator, un punto di riferimento per la community del mondo del vino, è stato pensato per dare visibilità alle etichette che rappresentano la testa di ponte per tutto il comparto. Nel nostro dna vi è la capacità di realizzare azioni di promozione e di informazione per offrire un bagaglio di conoscenze agli operatori: non solo eventi del vino, ma viaggi nella gastronomia e nell’arte, ad esempio, per operatori, giornalisti e appassionati di profilo internazionale. Lo scopo è quello di far oro proseguire il viaggio nei territori italiani d’eccellenza».
Naturalmente, l’iniziativa è nata per creare un motivo di particolare interesse agli occhi del nostro principale mercato di esportazione, gli Stati Uniti d’America, dove Wine Spectator ha la massima visibilità, pur essendo distribuita in tutto il mondo.