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Premio Il Magnifico 2016 all’Extravergine di Dievole

18 Marzo 2016 Emanuele Pellucci
È un olio extravergine di Dievole (zona Chianti Classico) il vincitore della quarta edizione del Premio "Il Magnifico". Azienda toscana ma olive della varietà coratina, coltivate in Basilicata e Puglia. La premiazione di questo importante concorso oleario internazionale si è svolta ieri nelle Cantine Antinori del Chianti Classico al Bargino, a San Casciano Val di Pesa. Un’edizione alla quale hanno partecipato 215 campioni di olio extravergine di grande qualità provenienti, oltre che da varie regioni italiane, anche da Stati Uniti, Sud Africa, Portogallo, Francia, Spagna, Croazia, Slovenia e Turchia. Gli oli sono stati analizzati e selezionati da tre commissioni di assaggio formate da esperti dell’Anapoo (Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti Olio di Oliva), della Dop Chianti Classico e dell’Assam (Agenzia Servizi Agroalimentare delle Marche) di Ancona.  

Il vincitore: 100% italiano monocultivar coratina 


L’olio vincitore è un 100% italiano monocultivar coratina, una delle sei tipologie di extravergine che l’azienda Dievole, di proprietà dell’imprenditore argentino Alejandro Pedro Bulgheroni, produce nel suo moderno frantoio nell’omonima località del Chianti Classico. Si tratta di un olio dalla struttura molto decisa, piccante persistente, con un fruttato medio-intenso, note di carciofo verde e amaro medio-intenso. Recentemente Dievole aveva ottenuto altri prestigiosi riconoscimenti al Sol d’Oro con il blend 100% italiano nella categoria fruttato leggero e la Corona di Maestro d’Olio con il Dop Chianti Classico. Soddisfatto il responsabile del settore olivicolo, l’oleologo Marco Scanu, che in occasione del ritiro del premio (un piccolo orcio in terracotta toscana) ha spiegato come il primo obiettivo di Dievole “è proteggere e recuperare il patrimonio unico degli ulivi che per noi è e sarà sempre patrimonio di tutta l’umanità”.  

L’importanza del Premio Il Magnifico 2016

Al termine della selezione da parte delle commissioni di assaggio sono stati premiati con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo otto oli per ciascuna categoria di premi, oltre a vari premi speciali. “Il Magnifico”, ideato da Matia Barciulli, chef stellato all’Osteria di Passignano nel 2007 ed oggi responsabile anche del Rinuccio 1180, il ristorante interno alle Cantine Antinori, è una manifestazione che s’impone sulla scena mondiale dei concorsi oleari ai livelli dei top di categoria e consente all’Italia e alla città di Firenze di acquisire un ruolo principale nella scena delle competizioni olearie mondiali, in quanto, negli anni, ha visto crescere in maniera esponenziale il suo interesse e la partecipazione delle migliori aziende dell’intero emisfero boreale. Un premio indipendente, capace di individuare i migliori oli prodotti nel mondo in totale trasparenza e imparzialità, la cui finalità non è solamente limitata alla consegna di un premio, ma ha l’ambizione di diffondere nel mercato e nel pubblico la conoscenza e la cultura dell’olio extra vergine di alta qualità. Il concorso è organizzato dall’Apm (Associazione Premio il Magnifico) e Airo (Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio), presiedute rispettivamente da Matia Barciulli e Filippo Falugiani, con la collaborazione di imprese private del settore e il patrocinio della Regione Toscana e degli pubblici locali.  

Premio alla carriera al marchese di Griñón

Va sottolineato come “Il Magnifico” è stato istituito in onore e ricordo di Marco Mugelli e Massimo Pasquini, amici e pionieri nella ricerca scientifica dell’extravergine d’oliva. A questi due personaggi, scomparsi negli scorsi anni, sono stati intitolati altrettanti premi speciali. La consegna del premio dedicato a Marco Mugelli ha rappresentato uno dei momenti clou della cerimonia, che si è svolta nell’auditorium delle Cantine Antinori, perché il riconoscimento è stato assegnato quale premio alla carriera allo spagnolo Carlos Falcó, marchese di Griñón, produttore eccellente di olio (oltre che di vino) nei dintorni di Toledo. Personaggio di spicco dell’imprenditoria agricola spagnola, Falcó deve la fama di aver prodotto in questi anni il migliore extravergine del suo Paese proprio a Marco Mugelli, che per undici anni è stato il suo consulente, ma soprattutto è stato colui che ha modernizzato un’olivicoltura obsoleta in un’attività all’avanguardia. A consegnare il premio, presente anche il figlio di Mugelli, Matteo, che ha preso il posto del padre nella consulenza olivicola al marchese di Griñón, è stato il “padrone di casa”, il marchese Piero Antinori. Al termine della cerimonia, Carlos Falcó ha omaggiato i presenti di una copia del suo volume Il Grande Libro dell’Olio d’Oliva – Una storia Millenaria. Una storia, quella dell’olivicoltura della sua famiglia, che risale nientemeno che alla fine del XIII secolo nella quale una piccola fetta se l’è ritagliata anche un bravissimo agronomo toscano di nome Marco Mugelli.

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