Seleziona i vini: Ignazio Mongelli. A 12 euro: Grechetto e Sangiovese Colli Martani De Filippo. 14 euro: Torre di Giano Lungarotti, Falanghina Fattoria La Rivolta, Chardonnay Tormaresca e Montefalco Adanti. 16 euro: Podium Garofoli, Dolcetto Bologna, Barbera d’Alba Parusso, Merlot Pesano Falesco, Arneis Fontanafredda, Soave Classico El Vejo, Angimbè Cusumano, Montefalco Rosso Caprai e Nero d’Avola Principi di Butera. 25 euro: Sagrantino Còlpetrone.
Il Ristorante
(g.d.s.) Titolare: Ignazio Mongelli, supervisore di cucina. Cuoco: Alberto Tigli.Mura fascinose, ambiente medioevale perfettamente conservato: siamo proprio sotto il palazzo dei Consoli, in quelle che erano le scuderie dei Duchi di Montefeltro. La gestione è da poco approdata nelle mani di Ignazio Mongelli, molfettano di origine ed eugubino di adozione, che ha condotto per anni la pregiata cucina di Villa Montegranelli: la creatività è il timbro di questa sua nuova insegna. Ritroviamo i paccheri con carbonara di carciofi, il croccante di pollo alle mandorle, la tiella gratinata di riso, patate, zucchine e cozze, le crespelle di farina di castagne con pecorino fuso e scaglie di ricotta, la calamarata con crema di baccalà, bietolina e croccante di guanciale, il piccione in agrodolce e i teneroni di cinghiale con cipolline. In omaggio alla terra di origine non mancano mai le orecchiette con cime di rape e il purè di fave con la cicoria. I pani sono fatti in casa, anche elegantemente speziati e fra i dolci non trascureremo lo zabaione caldo e le crêpes ai marroni. Insomma un ristorante diciamo “ritrovato”, in un ambiente di grande suggestione.