La Cantina di Costigliole d’Asti è sempre stata pronta alla sperimentazione e alla produzione di vini di straordinaria longevità. Concentrandosi in particolare su due etichette, la Barbera d’Asti Giarone e lo Chardonnay Giarone, in azienda v’è la possibilità di scovarne diverse annate. Partendo dalla prima, nei millesimi 1993 e 1994 si ritrovano vini che, grazie a un buon andamento climatico, ripropongono nel bicchiere toni granato-aranciati, con intense note evolutive. Molto simile il 1991, che appare un poco più complesso. Altre annate da citare sono la1997 e la 1999, che hanno donato vini di sicuro invecchiamento. Le versioni 2000 e 2001 sono oggi ancora sin troppo giovani; nel 2001 si ritrova una notevole ampiezza di profumi e un grande equilibrio. Ma le due icone assolute sono le annate 1988 e 1990. Autentica espressione del loro terroir, presentando al naso un coacervo di profumi terziari, ancora integri. Lo Chardonnay Giarone è un vino di punta. Cominciando dalle annate più recenti, ottime sono state la 2003, 2004, 2005 e 2006. A eccezione della 2003, anno in cui a causa delle elevate temperature è stata effettuata una vendemmia anticipata, nelle restanti la mitezza del clima ha consentito ai vini di proporre tutta la loro eleganza. Da incorniciare però gli Chardonnay 1997, 1998, 2000 e 2001: delle grandi annate per il cru Giarone, dove si possono riscontrare toni più
Aldo ed Elisabetta Bertelli con la piccola Isabel
maturi. Peculiarità di questi vini è la mineralità, che infonda finezza senza però sottovalutare la complessità dei profumi, che tendono a virare su toni più erbacei, il tutto per una beva di grande impatto e potenza. Uno spazio a sé lo merita il 1995, che, a fronte della struttura e della potenza alcolica delle altre annate, lo si riscontra invece più esile e meno alcolico (solo 12% vol.), sebbene dotato di estrema finezza: esempio tipico di come un grande bianco può invecchiare perfettamente anche con gradazioni relativamente basse.