In Italia

In Italia

Pinot nero. L’ultimo numero di Civiltà del bere è in edicola

8 Aprile 2017 Civiltà del bere
La monografia dell'ultimo numero di Civiltà del bere è dedicata a tutti i Pinot lovers. Focus: il Pinot nero vinificato in rosso.

La monografia: Pinot nero

Nel mondo rappresenta il 2% della superficie vitata, eppure è uno dei vitigni più ambiti e temuti. È considerato volubile, capriccioso, esigente e costringe viticoltori ed enologi a una tensione ideale, quasi filosofica. È bisognoso di cure meticolose in vigna, dove predilige suoli calcarei, non sopporta gli stress idrici e matura velocemente. In cantina va maneggiato con delicatezza, evitando macerazioni prolungate o affinamenti in legno nuovo. La sua terra d'elezione è la Borgogna, dove si trovano quei mitici Grand Cru considerati ormai il simbolo dell'eccellenza enologica. Ma quest'uva imprevedibile dà ottimi risultati anche in Germania, Italia, Svizzera, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia, Cile, Argentina e Sudafrica.

Il nuovo numero di Civiltà del bere

Ma non finisce qui. Dal Lambrusco (sul NY Times!) allo sciacchetrà, gioiello ligure (quasi) perduto, in Civiltà del bere 2/2017 varchiamo i confini del vino naturale con il "biotico" Riluce. Intervistiamo Angelo Gaja, che non ha bisogno di presentazioni, e i fratelli Cavalleri e Sorrentino: giovani produttori di talento. Non mancano le tappe golose in Friuli, con le migliori birre artigianali, lungo la strada dello zafferano e a caccia delle antiche liquorerie italiane. E un estratto del Top Guide Ristoranti 2017, con i 500 locali più premiati dalle guide di settore. Questo e altro in edicola, all'enoluogo di Milano e su store.civiltadelbere.com.

Il top delle guide ristoranti 2017

Massimo Bottura dell’Osteria Francescana si riconferma campione assoluto del Top delle guide ristoranti 2017. Ma se il gradino più alto del podio rimane invariato rispetto al 2016, non si può dire lo stesso degli altri due. I fratelli padovani Massimiliano e Raffaele Alajmo, così come lo chef tedesco-capitolino Heinz Beck sono stati costretti a cedere la medaglia d’argento a Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba, che l’anno scorso era quarto. La nuova graduatoria vede Le Calandre della famiglia Alajmo in posizione numero tre, mentre La Pergola di Beck deve accontentarsi del quarto piazzamento, pari merito con Niko Romito e il suo Reale di Castel di Sangro (L’Aquila) a quota +1. Acquista la rivista (con i primi 500 classificati del Top Guide Ristoranti 2017) Acquista il Top Guide Ristoranti 2017 completo (solo in formato digitale)

In Italia

Paternoster, per i 100 anni arriva Barone Rotondo

L’azienda del Vulture, di proprietà della famiglia Tommasi, festeggia un secolo di […]

Leggi tutto

Addio a Luigi Cataldi Madonna, il professore e filosofo del vino abruzzese

Grande promotore delle varietà autoctone regionali, che ha contribuito a rilanciare, il […]

Leggi tutto

Cinzia Merli è la nuova presidente del Consorzio di tutela Bolgheri e Bolgheri Sassicaia

Passaggio di testimone tutto al femminile per il Consorzio di tutela Bolgheri […]

Leggi tutto

Doc Monreale, la nuova vita del “vigneto di Palermo”

Il disciplinare, in vigore dal gennaio 2024, valorizza gli autoctoni storici Catarratto […]

Leggi tutto

Il ritorno di Fonzone all’Enoluogo. Alla scoperta dei molti volti del Fiano

In soli 20 anni, la Cantina irpina ha conquistato il pubblico e […]

Leggi tutto

Ottavia Vistarino lancia la Réserve des Amis e il Wine Club per gli amici-estimatori

Dalla Casa del Pinot nero in Oltrepò Pavese un nuovo progetto “per […]

Leggi tutto

Addio al principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps, produttore appassionato della Tenuta di Fiorano

L’imprenditore, titolare della proprietà a ridosso dell’Appia Antica dove è nato uno […]

Leggi tutto

Cantina San Michele Appiano: Appius 2021 è figlio di un’annata difficile, ma dal gran potenziale

Presentata la 12^ edizione della celebre cuvée pensata da Hans Terzer e […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati