Dopo averlo prodotto in limited edition per i 40 anni della Cantina, il Pinot bianco Brut Nature Mirabella debutta ufficialmente sul mercato. L’azienda si conferma paladina del nobile vitigno che il disciplinare del Franciacorta Docg non consente di produrre in purezza. E pianta altri 2 ettari vitati di Pinot bianco e Pinot nero.
Cantina Mirabella investe ancora nel Pinot bianco, rinunciando alla denominazione Franciacorta per il suo nuovo Brut Nature. Il desiderio della Cantina di Rodengo Saiano è valorizzare il vitigno rinsaldando il legame con lo storico “Pinot di Franciacorta Doc”, che alla fine degli anni Sessanta era prodotto da uve Pinot bianco, più eventuali aggiunte di Pinot grigio e altre varietà. Da qui la decisione di celebrare il quarantesimo anniversario della Cantina (nel 2019) con un Brut Nature da uve Pinot bianco in purezza, che oggi entra definitivamente nella gamma di prodotti di Mirabella con un nuovo packaging e una tiratura di 4 mila bottiglie.
–

–
Le scelte in vigna e in cantina
La vendemmia delle uve destinate alla produzione del Pinot bianco Brut Nature è manuale: si raccolgono solo i grappoli perfettamente maturi e sani. Il processo produttivo in cantina è seguito dall’enologo Alessandro Schiavi, che insieme al fratello Alberto (direttore commerciale) conduce l’azienda di famiglia. Dopo una pigiatura soffice e una prima fermentazione con lievito selezionato a 16-18 °C in vasche di cemento, l’affinamento si protrae in bottiglia per almeno 24 mesi sui lieviti, più 3 mesi dopo la sboccatura.
–

–
Così nasce il Pinot bianco Brut Nature Mirabella
Il Pinot bianco Brut Nature di Mirabella offre una nuova interpretazione dello spumante non dosato, più immediata degli altri due pas dosé aziendali (DØM Riserva e DØM Riserva Rosé). L’esito al calice è fresco e floreale, con note di frutta bianca, talco, biancospino. Mentre al palato ha «la morbidezza di un tiepido pan di Spagna che gioca con granelli di sale», racconta Alessandro Schiavi.
–

–
Una coltivazione di nicchia
Solo 88 ettari del vigneto Franciacorta sono allevati a Pinot bianco, il 2,9% dell’intera superficie vitata. Di questi, il 10% sono di Mirabella, che si attesta fra le prime realtà per la coltivazione del vitigno nell’area. Nonostante il Pinot bianco in purezza non rientri nel disciplinare del Franciacorta, secondo Alberto e Alessandro Schiavi rappresenta una nicchia produttiva identitaria del territorio.
–

–
Pinot bianco e Pinot nero: in cantiere anche due vini fermi in purezza
L’amore per il Pinot si proietta anche nel futuro di Mirabella: ad aprile 2020 sono stati messi a dimora altri 2 ettari di vigneto di Pinot bianco e Pinot nero. E a fine giugno assisteremo al debutto di due nuovi vini fermi, un Pinot bianco e un Pinot nero in purezza. Due monovarietali che promettono freschezza, immediatezza e tipicità, al debutto con un’annata (la 2019) parecchio fortunata per i due vitigni, tanto che la Cantina ha deciso di millesimare i suoi Franciacorta.