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Pescarmona: family (business) first

18 Dicembre 2019 Civiltà del bere
Pescarmona: family (business) first

Lo storico distributore torinese specializzato in vini francesi ha scelto di puntare su Cantine dalla forte impronta familiare. In catalogo anche la Maison Duval-Leroy che dal 2020 metterà in commercio Femme de Champagne 2002, la cuvée che valorizza le parcelle più prestigiose di 5 Grand Cru.

Nel 1947 Ennio Pescarmona fondava a Torino la Pescarmona Importatori. Inizialmente specializzato nella vendita di prodotti alimentari dal Regno Unito, il marchio si è poi focalizzato sulla distribuzione di Champagne e vini francesi, distillati e liquori di alta gamma. Ennio Pescarmona, scomparso nel 2017, era un uomo colto che ha fatto dell’importazione e della distribuzione il suo successo professionale, affermandosi come una delle figure più autorevoli del settore.

La selezione di Pescarmona

«Oggi le griffe distribuite in esclusiva da Pescarmona sono una ventina, per un totale di oltre 100 referenze», spiega Luca Pescarmona, alla guida aziendale con il fratello Paolo e il nipote Pietro Alexandre (insieme nella foto). «La nostra mission è selezionare prodotti di prestigio internazionale, capaci di soddisfare le aspettative della clientela più raffinata ed esigente. Tra i pilastri del nostro lavoro c’è sicuramente il family business; i valori artigianali e umani che le aziende a carattere familiare sono in grado di trasmettere nei loro vini. Penso ad esempio alla Maison di Champagne Duval-Leroy alla 6a generazione o alla Cantina Alsaziana Trimbach alla 13a generazione. Senza dimenticare in Loira la Maison Bouvet-Ladubay (famiglia Monmousseau) e in Provenza Minuty (famiglia Matton)».

Femme de Champagne 2002

Femme de Champagne 2002, Brut Nature di Duval-Leroy

Lo scorso ottobre, in occasione della manifestazione Modena Champagne Experience 2019, è stata presentata in anteprima assoluta l’attesissima cuvée Femme de Champagne 2002 di Duval-Leroy. La masterclass è stata tenuta dalla chef de cave della Maison Sandrine Logette-Jardin in persona. «Questo Champagne esprime ai massimi livelli il percorso di valorizzazione delle migliori parcelle cominciato all’inizio degli anni Novanta. Le uve sono Chardonnay al 95% e Pinot noir al 5%. Quattro i Grand Cru per lo Chardonnay (Avize, Cramant, Le Mesnil sur Oger e Oger) e uno per il Pinot noir (Ambonnay)». Il 20% della massa viene vinificato in botti di quercia e la permanenza sui lieviti si protrae per 6 anni nelle crayères, le cantine sotterranee di gesso della Maison. «Al naso la bollicina rivela sentori agrumati che si fondono con fini note boisées. La struttura è piena e setosa, di straordinaria complessità. Brut Nature, il millesimo 2002 sarà disponibile a partire dal 2020, ma le enoteche e i ristoranti più esclusivi potranno eccezionalmente disporne entro la fine dell’anno. Il prezzo finale al pubblico si aggirerà intorno ai 270 euro».

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 6/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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