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Per quelli che… A settembre dieta!

3 Settembre 2020 Anita Franzon
Per quelli che… A settembre dieta!

Settembre è per molti il mese delle buone intenzioni: prima fra tutte, c’è quella di mettersi a dieta. Ecco allora i vini a bassa gradazione e poche calorie, gli abbinamenti per le insalatone e un’app per capire se si ha esagerato.

Non solo i nuovi trend del vino puntano alle basse gradazioni alcoliche, ma anche al minor contenuto di calorie. Leader in questo campo è la Nuova Zelanda, che con The Doctors’ Sauvignon Blanc di Forrest Winery (67 calorie per 125 ml e gradazione alcolica del 9,5%) apre l’elenco dei 10 vini con meno calorie consigliati da The drinks business. Anche il Prosecco segue la nuova tendenza: per esempio con Skinny Prosecco 1754, che contiene solo 0,25 g di zucchero e 85 calorie per calice da 125 ml, o con il Brut Nature Millesimato Pas Dosé di Follador (11,5% vol e 75 calorie a bicchiere).

Un bicchiere, non due

Gli Stati Uniti hanno recentemente pubblicato un report con le nuove linee guida per i consumatori di vino americani e di fatto hanno dimezzato il limite giornaliero raccomandato per il consumo di alcol. Per 25 anni gli esperti hanno sollecitato la moderazione lasciando, però, spazio a due drink al giorno per gli uomini e a uno per le donne. Ora, però, il limite potrebbe essere abbassato a un solo calice di vino o altra bevanda alcolica anche per gli uomini. Pronta la replica del Wine Institute che rappresenta le aziende vinicole della California, secondo cui «cambiare le linee guida consolidate sul consumo moderato non sarebbe supportato dalla scienza» (Wine Spectator e Decanter).

Meglio se il vino è giovane

Secondo uno studio condotto dall’università australiana del Central Queensland e pubblicato sull’Australian Journal of Grape and Wine Research, i livelli di antiossidanti presenti principalmente nelle uve rosse diminuiscono in modo significativo con l’invecchiamento dei vini. L’esame è stato fatto su 16 vini provenienti da Australia e Nuova Zelanda di diverse annate e varietà: tutti hanno portato allo stesso risultato. Il ricercatore capo Mani Naiker ha dunque dichiarato che sarebbe meglio bere del vino rosso giovane piuttosto che invecchiato (ABC News e The drinks business).

Insalatona? Ecco quale vino abbinare

Il vino, si sa, non è consigliato durante la dieta. Chi ha deciso di intraprendere un periodo di sole verdure crude e insalata non dovrebbe cedere alle tentazioni, anche quando il magazine Food&Wine, in veste di tentatore, propone il giusto accoppiamento tra vino e insalate a seconda del tipo di condimento che si usa. Per esempio con la vinaigrette, che ha una accentuata tendenza acida, si consiglia un abbinamento per concordanza con un fresco Sauvignon blanc. Chi ama, invece, i condimenti più cremosi dovrebbe scegliere un vino più corposo ma comunque con una certa acidità come un Pinot grigio dell’Oregon o le versioni secche dell’Alsazia.

Per chi non sa controllarsi

Una nuova app può capire se sei ubriaco. Come? Usando i sensori per rilevare i cambiamenti nel camminare. Lo studio è stato condotto da ricercatori americani e pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs; i risultati potrebbero portare a sviluppare un avviso per gli utenti che hanno superato i livelli di alcol consentiti dalla legge per mettersi alla guida. Il ricercatore Brian Suffoletto ha dichiarato: «Abbiamo potenti sensori che portiamo con noi ovunque andiamo. Dobbiamo solo imparare a usarli e metterli a servizio della salute pubblica» (The drinks business).

Una cura per i postumi della sbornia

Infine, per chi non ha ascoltato né gli avvisi del corpo, né – in futuro – quelli del telefonino, i ricercatori dell’Università di Helsinki affermano di aver scoperto ciò che secoli di tentativi ed errori non sono riusciti a produrre: una cura per i postumi della sbornia. La scoperta riguarda l’amminoacido L-cisteina, che si trova naturalmente anche in molti alimenti e che sarebbe in grado di calmare la nausea e il mal di testa legati all’eccessivo consumo di alcol (The drinks business).

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