Patrizio Cencioni è il nuovo presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Resterà in carica per i prossimi tre anni. Ad eleggerlo ieri pomeriggio è stato il consiglio di amministrazione che ha proceduto anche all’elezione dei tre vicepresidenti nelle persone di Tommaso Cortonesi, Andrea Machetti e Riccardo Talenti. Per Patrizio Cencioni, che succede nella carica a Fabrizio Bindocci, è un ritorno alla presidenza perché già nel periodo 2008-2010 aveva retto le sorti del Consorzio del Brunello.
Chi è Patrizio Cencioni
Montalcinese docg, 60 anni da poco compiuti, Cencioni è proprietario dell’azienda Capanna, tra le fondatrici del Consorzio nell’aprile del 1967 e che lo vedrà dunque protagonista il prossimo anno per i festeggiamenti del Cinquantenario. «Ho accolto questa rielezione con senso di responsabilità e di appartenenza al Consorzio», ci ha detto al telefono. «È certamente un impegno prestigioso per il quale cercherò di fare del mio meglio. Anzitutto occorre proseguire quelle attività già iniziate, e in particolare la mappatura del territorio, la nuova sede e la fondazione, ma soprattutto adoperarsi per la crescita del mercato internazionale».
La forza del territorio è centrale
«Sarà importante», prosegue il neo presidente, «monitorare i mercati per rimanere sempre più presenti e possibilmente rafforzarli. Stati Uniti, Canada, Asia sono le nostre priorità. Purtroppo stiamo valutando se abbandonare i mercati del Sud America perché finora non ci hanno dato le risposte che ci aspettavamo. Troppe tasse, troppi ricarichi. Sullo scaffale un vino europeo costa 8-10 volte il prezzo di partenza». Per Patrizio Cencioni, insomma, alla base del suo rinnovato incarico c’è il potenziamento del ruolo trainante del Consorzio al fine di sviluppare ulteriormente l’economia montalcinese. «Solo con un territorio forte», spiega, «c’è un Brunello vincente».