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Osteria Antiche Sere – Torino

12 Aprile 2010 Civiltà del bere

Carta dei vini

Seleziona i vini: Antonella Rota. A 10 euro: Freisa d’Asti Cascina Gilli e Grignolino Marcaleone Quarello. 12 euro: Dolcetto d’Alba Bricco Bastia Fantino Conterno e Favorita delle Langhe Porello. 13,50 euro: Verduno Pelaverga Burlotto e Dolcetto di Dogliani Vigna del Prey Boschis. 14 euro: Chardonnay Moccagatta e Moscato d’Asti La Caudrina Dogliotti. 16 euro: Brachetto d’Acqui Bologna. 18 euro: Nebbiolo delle Langhe Pelissero. 24 euro: Gattinara ’03 Travaglini. 35 euro: Monprà ’07 Fantino Conterno.

Il Ristorante

(g.d.s.)  Titolari i fratelli Rota: Daniele cuoco, con la mamma Anna Maria, e la sorella Antonella ai vini e servizio. Da una ventina d’anni una vecchia bocciofila è stata amorevolmente trasformata in luogo per mangiare bene: ambiente familiare, servizio sorridente e premuroso, ricevuta fiscale, diciamo, improbabile in una città generalmente costosa, con ricarichi sui vini veramente contenuti; tanti motivi per tornare qui, dove per la perfezione manca l’apertura del mezzogiorno. Gli antipasti sono di linea tradizionale, con affettati di qualità, torte di verdura, verdure ripiene, carne cruda a coltello, salame di patate e di seguito gli agnolotti, l’ottima pasta e fagioli, la paniscia, gli gnocchi con la salsiccia, le tagliatelle con i fegatini, il brasato con polenta, il coniglio al vino bianco, che è forse il vertice della cucina, il vitello tonnato, lo stinco di maiale, il tapulone al vino rosso con polenta, che è solo da assaggiare per la sua pienezza, e la cassoeula. Con chiusura gloriosa di dolci di cucina tutti al cucchiaio e di fragrante bontà, con al vertice lo zabaione con biscotti.

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