Nuovi diritti di reimpianto in arrivo per i giovani imprenditori agricoli in Toscana di età inferiore ai 40 anni. Il provvedimento della Regione rientra nel pacchetto “GiovaniSì”, e per i giovani imprenditori che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola la concessione dei diritti è a titolo gratuito.
«Il settore agricolo in Toscana» ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori«soffre dello scarso ricambio generazionale poiché l’età media dei titolari d’azienda è ben oltre i 60 anni. I giovani sotto i 40 anni titolari d’azienda sono invece poco più dell’8% del totale. Per questo riteniamo che sia strategico investire su di loro e fare il massimo per favorire il loro insediamento. Ne va del futuro dell’agricoltura toscana, e sappiamo bene quanto questa significhi anche per l’ambiente, il paesaggio e l’attrazione turistica della nostra regione. In questo contesto, il settore vitivinicolo assume particolare importanza, sia perché rappresenta una risorsa fondamentale della nostra produzione, sia perché l’immagine della Toscana in Italia e all’estero è molto legata alla sua produzione vitivinicola».
Con 336 milioni di euro il settore costituisce il 15% dell’intera produzione lorda vendibile regionale. L’export ha raggiunto nel 2010 oltre 509 milioni di euro, con mercati in continua espansione nonostante la concorrenza da parte dei Paesi nuovi produttori dove il livello qualitativo crescente riesce a coniugarsi con costi di produzione e di vendita nettamente concorrenziali.
«Proprio la viticoltura, a differenza di altri settori» ha continuato Salvadori «ha necessità, per poter impiantare nuovi vigneti, di adeguati diritti di reimpianto, e non c’è dubbio che tale necessità, in un’azienda condotta da un giovane agricoltore, spesso in fase di organizzazione, può rappresentare una difficoltà all’inizio dell’attività».
I diritti che saranno assegnati con questo bando ammontano a 203 ettari e potranno essere utilizzati esclusivamente per produrre vini con origine geografica (Dop e Igp), a esclusione delle Denominazioni soggette a contingentamento delle produzioni.