Ventata di ottimismo per la Nuova Zelanda del vino: la vendemmia 2013 ha dato buoni risultati in termini qualitativi ma soprattutto quantitativi, superando anche i volumi produttivi del 2011. La questione è cruciale in rapporto al comparto export, che nel 2012 è cresciuto ancora, segnando un +3% in valore e un nuovo record per la nazione (1,21 miliardi di dollari neozelandesi, pari a oltre 712 milioni di euro), secondo l'Annual Report of New Zealand Winegrowers. Peccato però che i volumi produttivi non fossero in linea con la crescente richiesta: quella del 2012 è stata una magra vendemmia, in termini di quantità (e l'export ha registrato un -5% in volume).
UNA VENDEMMIA ABBONDANTE - Con 345 mila tonnellate di uva, la vendemmia 2013 ha segnato un +28% sulla scarsa annata precedente, con un aumento del +5% anche sul "regolare" 2011. L'abbondanza di grappoli sani e la produttività delle viti è legata in primo luogo alle ottime condizioni climatiche, che hanno favorito la crescita regolare dell'uva: da ultimo, una lunga estate asciutta. Ora i produttori possono tirare un sospiro di sollievo, e certamente dedicare nuovi sforzi alla crescita delle esportazioni.