Solo sei le storiche bottiglie di Chianti Classico del vigneto La Corte rimaste nel sancta sanctorum dell’antica cantina sotterranea del Castello di Querceto. Troppo poche per soddisfare i palati dei numerosi invitati che sabato 2 luglio hanno festeggiato le nozze d’oro di Alessandro e Antonietta François, i castellani di Querceto.
Si sono dovuti accontentare di ammirarle nel loro angolo buio, preziosa testimonianza di una storia enologica ultrasecolare che ha portato questa azienda e la famiglia François ad esprimere vini a Denominazione d’origine e Supertuscans tra i più apprezzati della Toscana. Per due degli ospiti, però, la soddisfazione di portare a casa, racchiuse in preziose cassette e grazie a un simpatico sorteggio tra tutti i presenti, altrettante magnum del Chianti Classico La Corte vendemmia 1961, anno del matrimonio tra Alessandro e Antonietta.
Per tutti, durante il buffet nel parco del castello, altri vini della “casa”: gli spumanti François I e François II Rosé, e poi uno splendido rosso appositamente selezionato da uve Sangiovese e Cabernet Sauvignon dove in etichetta figurava il nome di Cinquanta, come appunto gli anni delle nozze, per concludere con l’ottimo Vinsanto e una grappa di Brunello, selezione invecchiata Oro dei Carati, omaggio della Distilleria Nannoni.
Accolti con la consueta semplicità e il grande senso di ospitalità dai coniugi François e dai loro figli Lia e Simone con le rispettive famiglie, i parenti e gli amici più stretti hanno partecipato alla messa celebrata nella cappella del castello. Una coppia, quella formata da Alessandro e Antonietta, che da oltre trent’anni si è dedicata con grande passione alla conduzione dell’azienda facendo del Castello di Querceto uno dei luoghi più suggestivi del Chianti. Una coppia talmente unita, la loro, che non c’è manifestazione vinicola, così come per quanto riguarda le visite agli importatori sparsi in ogni angolo del mondo, che non li veda sempre assieme. Due anime in un nocciolo è l’espressione che calza a pennello per loro!
Auguri anche da parte di Civiltà del bere.