L’affinamento del vino è fondamentale per avere un nettare equilibrato, che sia di pronta beva o complesso. I materiali e le variabili sono tante, purché le scelte siano coerenti con tutta la filiera produttiva.
Per affinamento, latu sensu si intendono tutte quelle pratiche di conservazione del vino da quando termina la fermentazione a quando il nettare di Bacco viene versato nel calice. Le variabili che hanno i produttori per far maturare i loro vini sono numerose. Cemento, acciaio, sosta sulle fecce fini, botti grandi, fusti piccoli delle più svariate tipologie, tempi di conservazione, impiego del vetro e scelta del tappo sono tutte opzioni a disposizione dei viticoltori per rendere il loro prodotto il più gradevole possibile. L’aspetto importante è che non bisogna aspettarsi che l’affinamento serva per aggiustare un vino “un po’ così”, ma occorre interpretarlo in un’ottica più ampia, che tenga conto di tutti i passaggi antecedenti della filiera produttiva, a partire dal terroir.
Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium