Business

Business

L’Indonesia blocca le importazioni di vino europeo

13 Gennaio 2020 Civiltà del bere
L’Indonesia blocca le importazioni di vino europeo

Perché l’Indonesia ha bloccato l’import di vino, alcolici e latticini prodotti in Unione Europea? Tutta colpa dell’olio di palma.

Un po’ defilata rispetto alla questione dazi con gli Stati Uniti, un’altra controversia sta coinvolgendo l’export di vino italiano (ed europeo, in generale). Da quest’anno, infatti, l’Indonesia ha deciso di bloccare l’acquisto di vino e alcolici provenienti dall’Ue. Il casus belli di questa forte presa di posizione non ha a che vedere con i prodotti in sé, ma è frutto di mesi di tensione fra l’Europa e il Paese asiatico. Un’escalation che ha come oggetto del contendere l’olio di palma.

Come nasce la querelle dell’olio di palma

Nel marzo 2019 l’Unione Europea ha dichiarato guerra all’olio di palma, non considerandolo più una risorsa sostenibile o rinnovabile in quanto causa di deforestazione. E ha presentato un piano pluriennale (dal 2023 al 2030) per eliminare gradualmente il biodiesel come carburante per i trasporti. La notizia è stata mal digerita in Indonesia, che insieme alla Malesia è uno dei principali produttori mondiali di olio di palma. Il mercato del biodiesel dell’Unione Europea vale circa 9 miliardi di euro all’anno, di cui 400 milioni di euro provenienti dall’Indonesia.

Il blocco delle importazioni in Indonesia

Le tensioni sono aumentate durante tutto il 2019: alle tasse sul biodiesel imposte dall’Europa, l’Indonesia ha man mano risposto con l’innalzamento dei dazi su alcolici, vino e prodotti lattiero-caseari. Finché, alla fine di dicembre 2019, è stato riferito dalle agenzie che i prodotti alcolici dell’Unione Europea non avevano più licenze di importazione nel Paese asiatico a maggioranza musulmana, che regola il mercato degli alcolici attraverso un piano di importazione e distribuzione.

Business

Il vino che sarà: in enoteca etichette regionali, Piwi e NoLo alcol

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

I vini e i ristoranti di alta gamma insieme valgono 58 miliardi di euro

A Vinitaly è stato presentato il primo Altagamma-Bain Fine Wines and Restaurants […]

Leggi tutto

Feudi di San Gregorio: nuovo progetto vinicolo nel Parco archeologico di Pompei

Sarà un’azienda a conduzione interamente biologica, con una vigna “archeologica” che nel […]

Leggi tutto

L’evoluzione di Farina Wines in 3 etichette: Alessandro, Famiglia Farina e Mezzadro alla Fontana

La storica azienda della Valpolicella Classica presenta la sua nuova era con […]

Leggi tutto

Monografia impatto: ultima, ma non per importanza, la sostenibilità sociale

Messa in ombra dagli aspetti economici e ambientali a cui, però, è […]

Leggi tutto

Debutta il nuovo progetto veronese di Marilisa Allegrini, anzi due

L’imprenditrice dà un’accelerata al suo percorso personale, dopo l’uscita dal gruppo di […]

Leggi tutto

Vinitaly, i numeri e le attese dell’edizione 2025

Quattromila espositori e operatori in arrivo da 140 Paesi, con 1.200 top […]

Leggi tutto

Il vino che sarà: premium, low alcol e private label in Gdo per Pietro Rocchelli

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Chianti Lovers & Rosso Morellino, avanti tutta nel 2025

Nonostante le sfide del mercato, entrambi i Consorzi si preparano ad affrontare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati