Dal 22 al 26 gennaio presso la sede di Albeisa ad Alba si è svolta la degustazione en primeur di 307 vini di 175 aziende: Roero e Barbaresco 2022, Barolo 2021 e le versioni Riserva. La selezione delle etichette che ci hanno convinto maggiormente.
L’enciclopedica degustazione en primeur delle annate 2021 di Barolo e 2022 di Roero e Barbaresco all’evento di Nebbiolo Prima 2025 nelle sale dell’Associazione Albeisa ad Alba, ha confermato all’assaggio le qualità complessive che Langhe e Roero sono capaci di esprimere anche in condizioni stagionali tanto diverse. Vediamo nel dettaglio l’andamento climatico delle diverse vendemmie, a cominciare dalla più recente.
Annata 2022: siccitosa e molto anticipata
Nel 2022 la carenza di precipitazioni, partita dalle prime fasi invernali e proseguita fino all’estate, e le temperature più alte della media a partire da maggio hanno portato a un’accelerazione dell’andamento fisiologico e a una vendemmia anticipata. Bacche di Nebbiolo più ridotte rispetto alla media, con un rapporto tra la polpa e la buccia a favore di quest’ultima, hanno agevolato l’estrazione delle sostanze tanniche e aromatiche e favorito un ottimo tenore alcolico. Barbaresco e Roero di questo millesimo sono vini di espressività e di carattere, struttura e corredo alcolico, che lasciano intuire un buon potenziale. Punte di eccellenza si scorgono tra i Barbaresco Riserva 2020, annata di bel frutto e compiutezza, e i Roero Riserva 2021, figli di un millesimo dalle grandi potenzialità.
Annata 2021: climaticamente variabile ma di grande eleganza
Non a caso il 2021 ha soffiato grande eleganza nei calici di Barolo. Nonostante l’annata caratterizzata da un’importante alternanza climatica, con gelate tardive, temporali, grandinate estive ma anche siccità, sono stati ottenuti risultati sorprendenti in termini di qualità dell’uva, forse – annotano i tecnici – anche in virtù della quantità di produzione non eccessiva. Vini cui il tempo non potrà che esaltare il pedigree. Un po’ come per i Barolo Riserva 2019, oggi godibili ma meno pronti e compiuti di quello che l’annata, generosa e dalle promesse di immediata eleganza, lasciava presagire.
Foto di apertura: in assaggio a Nebbiolo Prima c’erano i Barolo 2021, i Roero e i Barbaresco 2022 e le tipologie Riserva di tutte e tre le Docg © Associazione Albeisa